venerdì 21 marzo 2008

5 ANNI IN IRAQ: negli States è impossibile manifestare contro i servi del petrolio.

Se dopo 5 anni di guerra ad un paese che non aveva mai direttamente minacciato gli USA (che fine ha fatto l'Afghanistan di Bin Laden??), come poter ricordare 4.000 soldati statunitensi morti, 120.ooo DOLLARI AL MINUTO di costi, 63.000 innocenti uccisi?
FESTEGGIAMO!! O meglio, questo e come la pensa Raccomandazione Giorgino Bush, e guai a fare il comunista!! (ovvero a mettere un "NO" davanti a qualsiasi parola).
Mentre dal Pentagono, il "presidente" (a quanto pare del Mondo) spiegava perchè la guerra in Iraq fosse giusta, in mezza America le strade venivano occupate da milioni di manifestanti, tutte con un unico scopo: dire BASTA.
E non è questione di appendere ai balconi bandiere arcobaleno della PACE. Questa NON E' UNA GUERRA!!! E' UN CAPRICCIO. Ma in questo caso, a chi ha comandato questo massacro, a chi ha messo le basi per l'undici settembre avendo quindi il pretesto giustificato per fare tutto quello che ha fatto, dall'alto dalla sua cellula blindata monoposto interspaziale subacquea sul suo aereo blu, importa poco. Per sottolineare questo dato a Cincinnati (Ohio) i manifestanti hanno disseminato le vie del centro cittadino con 4.000 magliette, simboleggianti appunto il numero dei soldati caduti. A Dallas invece, in Texas, a molti giovani in corteo si sono uniti veterani e reduci della guerra in Iraq che hanno preso la parola proprio nella piazza in cui, il 22 novembre del 1963, venne ucciso il presidente Kennedy. A Washington si sono svolte le manifestazioni più "calde", che hanno visto fin dalla mattinata una trentina di persone arrestate. Alcuni arresti sono stati fatti davanti all'American Petroleum Institute, dove alcuni manifestanti hanno cercato di arrampicarsi sulle finestre dell'edificio esibendo cartelli su cui era scritto 'No blood for Oil' (no al sangue per il petrolio).
Una cosa simile, ma giustamente senza arresti, è accaduta in piccolo anche l'anno scorso a Roma, durante la "Ciemmona", quando un gigantesco lenzuolo con scritto NO OIL è stato steso su un muro di Piazza del Popolo.
Un'altra decina di persone sono state arrestate sempre a Washington per aver cercato di bloccare il traffico, chi coricandosi sull'asfalto e fingendosi vittima di un'autobomba, chi legando tra loro più biciclette per formare una barriera. Beh anche loro però lo sapevano, visto che spesso negli States, la polizia ha l'ordine di ARRESTARE quelli che fanno CRITICAL MASS, senza nessuna accusa!!! Visto che pedalare e usare la bici è un diritto tanto quanto usare l'auto, ma il solo fatto di mettere in discussione la politica a favore del petrolio, a qualcuno non va bene.



E pensate, in questo caso possiamo anche ritenerci più fortunati dei poveri statunitensi che invano cercano di usare il diritto di manifestsare liberamente, pilastro in una società che si dice democratica. Sicuramente ricorderete come è stato trattato un ragazzo a una convencion di John Kerry, semplicemente per aver fatto delle domande legittime, prendendo spunto tra l'altro da parole non sue, ma di un libro."Armed Madhouse" (manicomio armato) di Greg Palast.



Quando si vedono queste cose... qual'è la reazione?? Scappi dall'Italia, e trovi un mondo governato COSI' dagli Stati Uniti.
Infine è da segnalare, tra le proteste americane di oggi contro la guerra in Iraq, anche quella dell'attore e regista Sean Penn, che ha annunciato il suo ultimo lavoro, la cooperazione ad un documentario-denuncia delle "guerre facili" fatte dall'America da Kennedy in poi. La pellicola - che ha Penn come narratore - sarà presentata domani a New York. Il documentario accusa i presidenti americani via via succedutisi alla Casa Bianca dopo la Seconda Guerra Mondiale di aver manipolato l'opinione pubblica per far crescere nella nazione un sentimento favorevole alla guerra. Titolo del film: 'War Made Easy' (La guerra in parole semplici). Sottotitolo: 'How Presidents and Pundits Keep Spinning Us to Death' (come i presidenti e i sapientoni continuano a imbambolarci a morte).

2 Commenti!! Fatti sentire!:

suburbia ha detto...

Post molto interessante e ben fatto.
Ora pero' devo seguire un paio di link per approfondire.
ciao

PIDEYE ha detto...

Io ormai non mi meraviglio più. la guerra serviva per risollevare l'economia degli stati uniti. L'undici settembre è stata la scusa pr fare quello che avrebbero voluto a prescindere. Protetti dall'opinione pubblica. In America non esiste la democrazia così come non esiste in Italia. Abbiamo, dopo questa legge elettorale, una sorta di Oligarchia fatta di gente venduta il cui unico interesse e sedersi e prendersi lo stipendio. I nostri da fame, i loro sempre più da sogno. Più reati pendenti hai più probabilità hai di vincere le elezioni. Il sistema nn lo puoi cambiare dallìesterno e nemmeno entrendoci dentro. Siamo fottuti.

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