domenica 20 luglio 2008

Scusa ma ti chiamo ORRORE.

Pochi giorni fa pubblicavo un post sul nuovo libro di Federico Moccia, Amore 14. Sperando che non ne facciano l'ennesimo 0rrore cinematografico, passiamo a questo post.
Dopo tutte le critiche sentite sui nuovi film "generazionali", volevo dare una chance all'ultimo di questi, guardando finalmente e per intero "Scusa ma ti chiamo amore", proprio dello stesso Moccia. Ma alla fine, tutto come volevasi dimostrare. Credo che questa serie infelice di film stia infierendo ancor più sul già poco florido cinema italiano.
Ci si chiede perchè il generazionale susciti tanto ribrezzo da parte degli amanti del (vero) cinema, e questo è spiegato, in parte, anche dalla mediocre sceneggiatura in stile "L'ultimo Bacio". Lui 30-40enne stanco della sua vita rutinaria e che ha problemi con la propria donna, che incontra una di 20 anni più giovane che lo porta a vivere una realtà da lui dimenticata. A un certo punto i problemi con l'ex fidanzata si risolvono e via con i lacrimoni. Wow.

Vabè. A parte questo, un'altra cosa che ho notato in "Scusa ma ti chiamo amore", è che nei primi 20 minuti, si sfoggia un materialismo che quasi fa vomitare, un'ostentazione dell'italiano medio che non arriva a fine mese MA che ha il SUV o compra la microcar al figlioletto.
Ecco un mix dei primi minuti di questa pellicola: è giusto che si faccia, sopratutto coi tempi che corrono, questa propaganda a comportamenti così scorretti, in un film che come target ha sopratutto i teenagers??



Sarò anche ipercritico, ma io queste cose davvero non le sopporto.
Per finire, il video sotto mostra una svista che in molti forse non hanno notato. Moccia ci delizia con un blooper di prim'ordine. Vedere i film così criticamente serve a qualcosa... guardate che ho scoperto, e ovviamente "youtubbàto" all'istante...



Ultima chicca, stavolta su un plagio. In breve, Massimo Di Cataldo ha pubblicato recentemente il singolo "Tre metri sotto terra", argutissima canzone, penso scritta di getto, per l'ovvia rabbia nei confronti di questa sfera del cinema con troppa poca sostanza, dove non si riescono a trovare idee neanche per titoli o colonne sonore, ricorrendo al plagio. Non dico altro, guardate solo questo video e ascoltate le parole.

4 Commenti!! Fatti sentire!:

alexandroap ha detto...

Non posso che concordare con tutto ciò che hai detto, a costo di sembrare banale. Ma in effetti il dilagare di questi film è preoccupante, oltre che per il cinema italiano (che non ci fa assolutamente una bella figura - e pensare che grandi come Woody Allen si sono ispirati al nostro cinema e a registi italiani come Fellini), anche alla generazione (a cui sfortunatamente appartengo pure io) a cui dicono di indirizzarsi ma che in realtà vogliono solamente manipolare. Pasolini docet.

Maestromiomaestro ha detto...

straordinaria la risposta di massimo di cataldo!!! bravo bravissimo!!! mi ha tolto le parole di bocca... che razza di cacca è la cinematografia italiana??

Anonimo ha detto...

Ciao, innanzitutto complimenti per la tematica del tuo blog. Riguardo al cinema "generazionale" o "commerciale", da buon ex studente di regia ti dò pienamente ragione...ma non troppo. Disgustano anche me, ma purtroppo non si discostano molto da una parte del pensiero generazionale, una grossa parte, almeno in certi contesti. Io ne ho orrore, ma non posso fare altro che constatare. Per quanto riguarda gli incassi di questi filmetti inutili, ben vengano: vorrei solo che a beneficiarne non fossero solo e sempre le stesse facce da culo che producono a ripetizione immondizia del genere. La cosa più grave, che tu hai giustamente sottolineato, è che si continua a dare l'impressione (e tra un pò sarà davvero così) che esiste un'unica corrente di pensiero in Italia: il "fregamosene". Fregamosene di tutto, tanto...va tutto bene fin quando qualcuno può allungarti i soldi di che campare. Ma sì, viva le scorciatoie mentali. Ho scritto una cosa sul mio blog sull'italiano medio, è abbastanza sarcastica, se ti va mi piacerebbe un tuo parere.

marghe ha detto...

odio i film di moccia!

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