giovedì 20 agosto 2009

Dettagli frammentati di un'estate approssimativa.

Gli unici segnali che ci fanno capire che nonostante tutto "siamo ancora in bella stagione" sono pochi: repliche di programmi già orribili in inverno, supervarietà di rai1 (che si rivela essere il miglior programma dell'anno), e ancora qualche granello di sabbia fra i mozziconi di sigaretta in spiaggia, e quei programmi che finiscono con "estate": uno mattina estate, lineaverdeblurossabianca estate, ma soprattutto Porta a Porta estate.
Come un lavoro che non ha mai ferie. Insomma, come il calcio, che italicamente considerato alla stregua della mamma e della pizza, non viene mai abbandonato dal povero italiano medio. Questi qua non ci danno tregua neanche ad agosto.
Diversamente dall'anno scorso, ho fatto l'alternativo: ovvero quello sfigato che rimane in città a lavorare e si consola dicendo che ha fatto l'estate dissociata dalla massa.
Oddio, in effetti non è stato poi malaccio: sapere che quando tutti torneranno dovrò alzarmi 30 minuti prima per andare al lavoro (che putroppo non posso raggiungere in bici) non è bellissimo, ma a parte questo, il fatto di sbattersene altamente di vacanze e avere liberi solo il sabato pomeriggio e la domenica mentre tutti sono amassati in strada e in spiaggia, ha avuto un che di sadico piacere. Per le vacanze c'è tempo, quando tutti sono al lavoro, o in sciopero, visti i tempi. Non ci sono vacanze alternative, non ci sono vacanze punto.

Ma il lavoro e la crisi poco ci preoccupano: ognuno di noi "stasera" sarà il vincitore del superenalotto che forse dovrebbe essere cambiato in superAnalotto, visti i tratti di presa in giro che la cosa comincia ad assumere. Ricordate che una volta il 6 numeri vincenti erano estratti a seconda dei primi numeri usciti sulle ruote del lotto? Da un pò di tempo, guardacaso da quando cominciano ad esserci jackpot così alti (e immorali, tra l'altro), i numeri vincenti vengono estratti a parte.
Il banco vince sempre ma lo "stato" continua a piangere miseria: come mai?
E se non sarà il superenalotto a farci cambiare vita, ci penseranno quelli del Grande Fratello, che da un paio di selezioni nazionali delle prime edizioni, sono passati a fare le "selezioni" in ogni discoteca/balera/pizzeria italiana, con una mandria di dementi che si presenta là come se il GF sia l'aspirazione più grande della propria vita. Infatti, notare che personaggi...



E' inutile chiedersi se l'essere alternativi sia fuggire da queste masse, ma se c'è qualcosa che 140milioni di superenalotto non potranno mai comprare, è il tempo. Del tempo perso ognuno di noi è responsabile, ma è di quello passato che si cerca sempre di riaquistare frammenti ed emozioni: tempo perso. Perso perchè se l'ineluttabile destino (o la rassegnazione ad esso) a cui molti credono, riesce a forviare così tanto la maggiorparte dei cervelli, c'è poco da ricordare: ogni cosa doveva accadere e ogni cosa accadrà.
Cosa voglio dire con questo: niente, sono incazzato perchè non ho fatto le ferie, e il mio blog invece si. Il mio blog ormai ha preso il sopravvento, aiuto: rock(s)politik è tornato dalle SUE ferie.
A proposito di rimpangere i vecchi tempi, pensiamola "da scolari". L'estate finisce quando comincia la scuola, è ancora presto.

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