sabato 27 dicembre 2008

I love Catania Facebook Party: Rapèmu 'i jàggi.

"Apriamo le gabbie", per i non Siciliani.
E' proprio questa la frase che mi è venuta in mente la prima volta che ho visto la locandina (sopra) di questo evento, uno dei tanti legati al social network più amato e odiato dell'era internet: facebook.
Ho già espresso in altri post la mia riluttanza all'iscrizione a questa ennesima perdita di tempo, e attenzione, non "odio", ma semplice riluttanza nei confronti di questo sito così blasonato, così coinvolgente ma allo stesso tempo così tremendamente di massa, che è finito per diventare una semplice moda. Una tendenza (se non hai facebook sei OUT) da classici "pecoroni".



E questo è solo uno degli eventi legati a facebook, occasioni tramite le quali vere e proprie mandrie di persone si riuniscono senza una cognizione di causa. Catania, Roma, Milano, raduni di "facebookkari" di tante altre città e persino di ex alunni di licei, come ad esempio è stato per il liceo "Archimede" di Acireale, i cui ex alunni, indipendentemente dall'anno, si sono trovati.
Possono anche essere iniziative belle e per certi versi anche romanticamente poetiche, ma sono sicuramente senza un controllo. E secondo me le imbucate (o sbarchi) si conteranno a miglialia. Sopratutto di quel bellissimo popolo che amo come le unghie incarnite (altro che razzismo) detto zzaurdi, mammoriani, o grezzi che prontamente (spero di no) rovinerà la festa a tutti.
In pratica, bastava anche un manifesto affisso in giro, nei pub o nelle scuole, di questo o quell'altro raduno, e si otterrebbe lo stesso effetto che si avrebbe organizzando il tutto tramite facebook.
Invece FACEBOOK C'E' e si deve usare.

Domani appunto, al Teatro Tenda di Viale Kennedy alla Playa, ci sarà questo "I Love Catania Facebook Party", con special guest nientepopodimenochè Mario Venuti. Come avrete notato dal manifesto, l'evento è stato sponsorizzato, tra gli altri, anche dall'Etoile d'Or, famosa e ottima tavola calda di Catania, sulla quale voglio spendere due parole.
L'Etoile D'Or è sempre stato un locale di punta nella ristorazione catanese, sempre ben curato anche negli interni, oltre che nella produzione: ieri sera ci sono tornato, ed era tutto come prima, tranne che per due enormi casse che campeggiavano sopra i banconi con musica house a palla tanto da non sentire neanche le persone che ti stavano accanto.
Era come stare in una 206 truccata insieme a 4 grezzoni mangiando arancini.
ED ERA ANCORA PIENO DI GENTE.

MA STIAMO DAVVERO DIVENTANDO UN BRANCO DI PECORE LOBOTOMIZZATE??

2 Commenti!! Fatti sentire!:

Anonimo ha detto...

Il disprezzo come arma (mentre fuori da casa mia un nullafacente da internare spara botti a ripetizione): http://odiocatania.wordpress.com

Italia ha detto...

http://www.itaminicar.it

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