venerdì 16 gennaio 2009

Trenitalia e Polfer: nessuno deve sapere, neanche l'Assessore.

...Ma "fortuna che c'è internet", come dico sempre io.
Il disservizio che Trenitalia continua a offrire ai viaggiatori è in costante aumento, e mentre i telegiornali parlano soltanto dell'Alta Velocità, costata nel nostro Paese 5 volte in più che in tutto il resto del mondo, succedono anche casi di repressione di un pubblico mestiere (quello dell'Assessore e quello del Giornalista) in un pubblico servizio, quello appunto delle nostre Ferrovie dello Stato.
Stato sovietico, a quanto pare.



Stamattina (16 gennaio), come ormai da alcuni giorni, l'Assessore ai Trasporti della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo ha preso un treno locale da Bergamo a Milano: è una di quelle tratte con tantissimi pendolari e tantissimi problemi, come tante ce ne sono in Italia. Stavolta il diligente politico si è fatto però accompagnare da un fotografo, proprio per documentare le condizioni da terzo mondo nelle quali gli utenti delle FS cono costretti a viaggiare.
Ma arrivati alle porte del Capoluogo lombardo, il Capotreno accortosi del giornalista con la macchina fotografica, ha avuto la stupenda pensata di chiamare la Polizia Ferroviaria, che, evidentemente ignorante del fatto che in un pubblico esercizio si possono tranquillamente fare delle foto, ha IDENTIFICATO l'Assessore.
Il tutto ha procurato un ritardo di 34 minuti!!! Ma non finisce qui.

Cito dal "Corriere":
Nel viaggio che Cattaneo ha fatto assieme al sottosegretario della Lombardia, Marcello Raimondi, ha anche visto due carrozze chiuse (mentre il treno trabocca di pendolari... n.d.r.) aperte in un secondo momento, due carrozze senza riscaldamento e una sporcizia tale da aver trovato anche una bottiglia di spumante vuota. "Quando siamo arrivati - ha spiegato Cattaneo - ho chiamato immediatamente il direttore nazionale del servizio regionale di Trenitalia Laguzzi, con cui ho un appuntamento questa mattina. Sono il loro principale cliente, come Regione, e fra le funzioni che ho c'è anche quella del controllo del servizio, che ho esercitato nel modo più elementare prendendo il treno e pagando regolarmente il biglietto. Negli ultimi cinque giorni ho preso cinque treni diversi. Sono sorpreso che non controllino i biglietti ma chi fa le fotografie."

Mi rallegra che in Italia ci sia ancora chi fa il politico tra la gente e probabilmente anche per la gente. Quelli che non guadagnano 20mila euro al mese, quelli non hanno l'auto blu e quelli che purtroppo non hanno Angelini Custodi Alfani a proteggerli.

Vi propongo un bel video in due parti che ho trovato sul tubo. "8 volte 20 minuti: 160 minuti di ritardo in treno"





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