domenica 30 novembre 2008

Pilgrim bike day @ Palermo: "E' un movimento in crescita!!"

Questa frase pare essere il tormentone tra i bikerZ Palermitani, giustamente, se lo meritano!! Una grandissima organizzazione e un gran lavoro, per consentire a Freeriders e XCers da tutta la sicilia di godere della bellezza dei tracciati in quel del "Monte Pellegrino", la montagna che sovrasta Palermo.
Dove un manipolo di bikers volenterosi, appunto, ha approntato dei percorsi molto tecnici, con passaggi strettissimi tra pietre e alberi, quasi da trial, ma comunque entusiasmanti, su panorami mozzafiato e qualche "saltino" sparso qua e là, che ci sta sempre bene.


...Anche se a volte... "non tutti i salti riescono col LANDING"!!




Personalmente era la prima volta che salivo sulla famosa "montagna" Palermitana, ed è stato bellisimo farlo in mtb, è incredibile la varietà di percorsi che ci possono essere in un così "ristretto" spazio (l'altezza s.l.m. è di 700 mt.).
E come per l'ultima "raidata", anche per questa, concludo con una foto che mi riguarda... STAVOLTA finalmente in puro (o quasi) stile freeride!!

venerdì 28 novembre 2008

Mobilità sostenibile: "progettare, incentivare, coinvolgere"

Queste sono le parole che più spesso si sono sentite durante la conferenza "Promuovere e realizzare la mobilità sostenibile", da poco conclusasi proprio qui a Catania. Assenti il Sindaco, il Presidente della Provincia e della Regione.

Ma nonostante queste iniziative e la creazione nelle amministrazioni di figure apposite quali il "Mobililty Manager", quando si tratta di ecosostenibilità sembra che i dirigenti politici non vogliano mai partecipare attivamente. E questo lo dico da spettatore a una conferenza importantissima, ma scarsamente pubblicizzata, che ha visto l'assenza di coloro che dovrebbero essere i primi ad interessarsi a quello che i relatori e i partecipanti con le loro domande, erano pronti a dire. In una città come Monaco o Berlino, questo non sarebbe accaduto. Certo non ce ne sarebbe stato bisogno, ma le più alte autorità cittadine e provinciali avrebbero partecipato e sarebbero rimaste fino alla fine, proprio per apprendere dagli esperti nel settore prima, e dai veri utilizzatori e fruitori della città poi, cosa fare per mettersi al pari con gli standard europei di vivibilità.
Questo perchè proprio Catania è risultata essere un pessimo modello sotto il punto di vista dell'ecosostenibilità, con ancora una media altissima di spostamenti in auto nelle brevi distanze, una perseveranza assolutamente ingiustificata nell'uso di mezzi privati a carburanti inquinanti, nell'incuranza verso il trasporto ecologico e sopratutto verso le grandissime potenzialità dello spostamento in bicicletta.

Ecco la prima parte del video, nella quale intervengono alcuni docenti delle principali facolità universitarie di Catania:



La Conferenza si è aperta con i saluti dell'Assessore alle politiche culturali Fabio Fatuzzo e del Rettore dell'Università di Catania Antonino Recca, che ha fatto un lungo discorso poco pertinente col tema dell'incontro, e molto con gli interessi dell'Università etnea. Ma a parte questo, molto importanti sono stati gli interventi dal punto di vista scientifico, tra cui da segnalare, secondo me, quello del Prof. Francesco Martinico (Architettura) su "I trasporti per la città sostenibile", quello del Prof. Giuseppe Inturri (Ingegneria) che ha parlato in modo eloquente del problema dell'uso smodato e spesso inutile dell'auto in città, e anche quello della Prof. Gabriella Alfieri (Lettere e Filosofia) che, discutendo dei "canali e delle modalità di comunicazione per la mobilità sostenibile", ha citato anche Critical Mass e la sua ormai più che decennale storia di pedalate per le città sensibilizzando quanta più gente possibile all'uso della bici.

Dopo un lauto "coffee break" si è passati a parlare del punto di vista tecnico, con diversi interventi, tra i quali hanno spiccato quelli dei vari Mobility Manager, e quello del Coordinamento Regionale della FIAB Onlus, nel quale si è parlato del ruolo della mobilità ciclistica.
Questo il video. Sottolineo la parte in cui si fa riferimento alle polveri respirate dalle persone che vanno in bici, che molti credono essere più dannose. E' tutto il contrario!! Ne respirano meno di quelli nelle auto!!



La mobilità sostenibile parte dall'uso intelligente dei mezzi che si hanno a disposizione in città. E questo dipende a sua volta dall'EDUCAZIONE di ognuno. Cosa praticamente assente a Catania. Puo' mai un autobus arrivare puntuale e svolgere il suo servizio, quando nella sua corsia trova certa gente? (mi verrebbe di non oscurarle mai, le targhe...)

giovedì 27 novembre 2008

Conferenza sulla mobilità sostenibile a Catania.

Edit 28/11: cliccate qui per IL RESOCONTO DELLA CONFERENZA

Promuovere e realizzare la mobilità sostenibile:
questo è il titolo della conferenza che domani, venerdì 28 novembre alle ore 9, si terrà a Catania presso il palazzo centrale dell'università, in Piazza Università. Si, quella piazza diventata zona pedonale, dove non si puo' parcheggiare l'auto, ma dove la sera si vedono auto blu e non blu in sosta felice e ovviamente vietata. Il tutto è semplicemente stupendo.
Lo stesso accade anche nella PEDONALE Piazza Duomo, Mazzini, insomma...

Giuste polemiche a parte, passiamo a questo evento, che finalmente sembra essere una presa di coscienza da parte delle Amministrazioni comunali e provinciali. Infatti alla conferenza parteciperanno il Sindaco Raffaele Stancanelli e il Presidente della Provincia Giuseppe Castiglione: sono curioso di vedere cosa avranno da dire e da proporre.
In effetti non credo che possano essere molto credibili, dopo la fine che ha fatto la metropolitana, o peggio ancora la pista ciclabile che doveva collegare piazza stesicoro con il lungomare.
Sono diffidente, e non per colpa mia. Lo sono diventato grazie a quelli che hanno fatto di Catania quello che è ora.
Quindi le conferenze, le "tavole rotonde", i "contentini" all'opininione pubblica e gli "stiamo lavorando per", mi dispiace ma non funzionano più.

Mobilità sostenibile? Meno parole, più fatti.



Nel video sopra, il modo con cui ho risolto il problema della mia mobilità.
Se anche quelli che possono, prendessero esempio, non ci sarebbe bisogno di queste conferenze.
Dobbiamo accontentarci però... almeno è già qualcosa.

Cliccando qui, il programma completo dell'incontro di venerdì.

mercoledì 26 novembre 2008

Meteora della settimana: SNOW.

Snow e la sua incredibile storia, direi. Meteora prelibata, questa settimana: siamo esattamente agli inizi degli anni '90, quando al vertice della classifica dei singoli più venduti negli Stati Uniti arriva un brano esplosivo interpretato dal rapper bianco SNOW. Il secondo rapper bianco che, dopo Vanilla Ice, si impone nelle classifiche di tutto il mondo, conquistando consensi anche tra il pubblico nero. E' il 20 Marzo 1993 quando esce "INFORMER".



Ovviamente, sopratutto per quello che riguarda il mercato italiano, la sua carriera dura pochissimo. Lo spazio di un Festivalbar. Di lui non si sa molto, se non che sarebbe nato in Canada e avrebbe avuto un'adolescenza burrascosa con una scheda personale ricca di aggressioni, risse e carcere. È tutto troppo rap-perfetto per essere vero. Scottati dalla vicenda di Vanilla Ice, tranquillo figlio di una famiglia della middle class texana trasformato dagli uffici stampa, per esigenze di ruolo, in una sorta di teppistello con un passato turbolento in bande assolutamente inventate, i giornalisti non ci cascano più.
La cosa ancora più strana, è che nonostante la conquista del vertice delle classifiche da parte di Snow, l'ufficio stampa della sua casa discografica ne dichiara l'indisponibilità a incontri, interviste e dichiarazioni dirette. L'unica prova della sua esistenza sembra affidata a qualche foto e un mazzetto di fogli contenenti varie banalità.

È inevitabile che cominci a circolare il sospetto di un personaggio inesistente, una sorta di clone creato a tavolino con voce e immagine appartenenti a due persone diverse. Non è la prima volta che accade, e quando l'idea che sia una sorta di "fantasma mediatico" sta prendendo consistenza, emerge la verità. Snow esiste davvero, si chiama Darrin O’brien, è nato in Canada ed è rinchiuso in un carcere dove sta scontando una condanna per aggressione. Essendo recidivo, dopo una prima esperienza carceraria parzialmente condonata per rissa, non può godere di alcuna agevolazione nel regime carcerario e, quindi, non può rilasciare interviste.
Scoperto a New York nel 1991 da D. J. Prince, ha iniziato a lavorare in sala di registrazione con il produttore M.C. Shan. Quando Informer è ormai pronto per la distribuzione arriva la condanna per aggressione e la fine della libertà. Mentre il disco scala le classifiche di tutto il mondo Snow passa così le giornate in cella. Quando tornerà libero, si ritroverà ricco e confermerà il suo momento d'oro con l'album 12 inches of Snow e il singolo Lonely monday morning.

Ma che fine ha fatto Snow, o Darrin O'brien?? Continua a produrre, scrivere e riarrangiare rap, in forma molto più anonima rispetto ai tempi d'oro. Ha aperto un myspace e da la si possono ascoltare diversi brani, oltre quelli tratti dall'ultimo Album (del 2002) "Two hands clapping", anche una versione remixata della sua Informer, che l'ha incoronato meterorona del 1994, e di cui segue, come sempre, il testo.

[CHORUS]
Informer
You know say daddy me snow me-a (gonna) blame
A licky boom-boom down
'Tective man he say, say Daddy Me Snow me stab someone down the lane
A licky boom-boom down

Police-a them-a they come and-a they blow down me door
One him come crawl through through my window
So they put me in the back the car at the station
From that point on I reach my destination
Well the destination reached in down-a East detention
Where they whip down me pants look up me bottom

[CHORUS]

Bigger they are they think they have more power
There on the phone me say that on hour
Me for want to use it once and-a me call me lover
Lover who me callin'-a the one Tammy
And me love her in my heart down to my belly-a
Yes say Daddy Me Snow me I feel cool and deadly
Yes the one MC Shan and the one Daddy Snow
Together we-a love 'em(?) as a tornado

[CHORUS]

Listen to me ya better listen for me now
Listen to me ya better listen for me now
When-a me rock-a the microphone, me rock on steady-a
Yes-a Daddy Me Snow me are the article don
But the in an a-out (?) a dance an they say, "Where ya come from?"
People them say I come from Jamaica
But me born and raised (in the ghetto) I want ya to know-a
Pure black people man thats all I man know
Yeah me shoes are-a tear up an-a my toes used to show-a
Where me-a born in-a the one Toronto

[CHORUS]

Come with a nice young lady
Intelligent, yes she gentle and irie
Everywhere me go me never lef' her at all-ie
Yes-a Daddy Snow me are the roam dance man-a
Roam between-a dancin' in-a in-a nation-a
You never know say Daddy Me Snow me are the boom shakata
Me never lay-a down flat in-a one cardboard box-a
Yes-a Daddy Me Snow me-a go reachin' out da top

[CHORUS]

Why would he? [repeat]

[MC Shan:]

Me sittin round cool with my jiggy jiggy girl
Police knock my door, lick up my pal
Rough me up and I cant do a thing
Pick up my line when my telephone ring
Take me to the station, black up my hands
Trail me down 'cause I'm hangin with the Snowman
What an I gonna do, I'm backed and I'm trapped
Smack me in my face, took all of my gap
They have no clues and they wanna get warmer
But Shan won't turn informer

lunedì 24 novembre 2008

The Climate Project: diamo una mano alla Terra.

Della serie: "perchè tutti si stanno smuovendo solo ora??"

E' un po' come la "pillola del giorno dopo". Il danno è stato fatto, in 50 anni di inquinamento e inquinamenTI deliberati, impuniti e fraudolenti, e solo adesso che cominciamo a stare male, tutti corrono ai ripari. Non voglio neanche citare i progetti e i progettisti affossati (in tutti i sensi) della macchine ad acqua e perfino ad aria compressa.

Ma tra i le realtà più importanti in fatto di salvaguardia e difesa del nostro ecosistema, c'è The Climate Project, un’organizzazione mondiale nata dalla mission ambientale di Al Gore, Premio Nobel per la Pace, per creare un dialogo chiaro, esaustivo e diretto sui cambiamenti climatici in atto. Partito dagli Stati Uniti con un road show di conferenze e supportato dal film da lui realizzato, “Una scomoda verità”, vincitore nel 2007 di un premio Oscar, The Climate Project si è esteso oggi in tutto il pianeta.
Qualche giorno fa ha fatto tappa a Roma, a Palazzo Allianz, evento durante il quale alcune delle nostre star televisive hanno enunciato quelle che sono, anzi, che DEVONO essere, secondo il progetto di Al Gore (e secondo il buonsenso comune) le regole base attravvero le quali ognuno di noi puo "dare una mano al pianeta".
  • cambia luce e spegni gli stand by;
  • fai a meno dell’auto;
  • se la distanza lo permette scegli il treno e non l’ aereo;
  • ricicla;
  • controlla la pressione delle gomme dell’auto;
  • consuma meno acqua calda;
  • evita imballaggi;
  • riscalda e raffredda meglio la casa e l’ufficio;
  • pianta un albero; (anche più di uno eh?)
  • mangia meno carne.
E io sono d'accordo. Ripeto sempre che non ci vuole molto a realizzarle. Basta scrollarsi di dosso la pigrizia, e la becera idea di essere solo una goccia nel mare. Pensiamoci.

Ghandi diceva: "Sii il cambiamento che vuoi vedere".

"Amarus in fundo", vi propongo un video che spega CHE COSA SONO LE SCIE CHIMICHE. Problema del quale si sta cominciando a parlare parecchio. Emergenza vera e propria, di cui (ovviamente) nessun telegiornale vi parlerà mai con la dovuta perizia.


sabato 22 novembre 2008

L'uomo nero NON E' Obama.



Volete lavorare alla Casa Bianca? Volete far parte degli 8000 fortunati che comporranno lo staff del Presidente?? Basta rispondere a un "piccolo" questionario, col quale Obama si informerà su quanto siete "puliti" e ligi al dovere.
Marco Travaglio, nel video sopra, ne ha parlato ad annozero, come sempre provocandomi l'esplosione di tutte le vene, e il restringimento definitivo dell'intestino, che intanto è diventato campione nazionale di nodi. Belli stretti, pero'.
Sembra strano, ma a conti fatti è così. Guardacaso, adesso Berlusconi sembra non curarsi più degli Stati Uniti, e la cosa più bella è che a Obama non gliene frega niente. Tutti ormai sappiamo le vicende legate alla infelisce uscita del nostro "premier" sul neo-eletto Presidente USA. Su internet ho trovato un simpatico video che riassume tutta la vicenda, e anche di più.



Credo che il vero UOMO NERO cel'abbiamo noi. Nero come questo periodo, nero come questo prossimo natale, nero come i nostri conti, il nostro lavoro (quando c'è) e il nostro umore, e nero come l'aria che, almeno qui in Italia, dovremo respirare ancora per molto. Eh si, perchè mentre Barack Obama annuncia che verranno spesi 15 miliardi di dollari l'anno per le energie alternative, Silvio "Cucù" Berlusconi ha deciso di seguire il suo amichetto Nicolàs nella intelligentissima idea di finanziare l'industria automobilistica del proprio stato. Proprio come insegnava l'ormai pensionato maestro George, che destinò 25MILIARDI DI DOLLARI al mercato dell'auto statunitense.
Fortuna che l'UE ha più buonsenso, e ha negato quindi tutti questi finanziamenti.

E l'uomo nero made in USA? Che fine ha fatto?? Nessuno gli stringe neanche più la mano nonostante egli sia ancora in carica fino al 20 gennaio!!. Ecco cosa è successo al G20. Secondo la stampa americana, il Presidente uscente Bush ha attualmente meno popolarità del suo predecessore Richard Nixon. Uno dei pochi nella storia che ha forse fatto peggio di lui durante il proprio mandato.

giovedì 20 novembre 2008

Facebook non mi avrai mai!!!



Finalmente è stato aperto uno spazio dedicato a tutti coloro che non "si faranno" MAI facebook!!
O almeno... questa l'intezione!! Al giorno d'oggi, alla faccia della privacy, i social network sono una delle "mode" che più stanno raccogliendo consensi, e da parte di gente di tutte le età!! Il divertentissimo video sopra ne è una dimostrazione...

Facebook è un bellissimo (diamo a Cesare quel che è di Cesare) social network, tramite il quale si possono rintracciare persone di cui si erano perse le tracce, ex ragazze/i, compagni di scuola, di naja, ex colleghi di lavoro e parenti lontani. Questo grazie al fatto che per iscriversi si usa sia il nome che il cognome. Non solo, su facebook si possono creare "gruppi" su e per tantissime cose, eventi, situazioni. Insomma, è arrivato un nuovo strumento per buttare DEFINITIVAMENTE le nostre giornate nel cesso!!!
E' arrivato quasi 5 anni fa, fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zuckerberg, all'epoca diciannovenne e studente presso l'università di Harvard. Adesso miliardario, ovviamente.
Il sito conta attualmente oltre 100 milioni di utenti in tutto il mondo ed è valutato più di 16 miliardi di dollari.
C'è anche un sito italiano, che oltre a parlare del mondo contro facbook, raccoglie gli articoli e i commenti di quelli che ancora non hanno ceduto alla tentazione di questo ennesimo parto della guerra dei social network!! Quindi invito tutti gli integerrimi lettori che non hanno ancora intrapreso questa strada (a quanto pare senza uscita) a leggere e visitare di tanto in tanto nofacebook.redazionezero.net

mercoledì 19 novembre 2008

Meteora della settimana: BREAKFAST CLUB.

"Simpaticissimo" gruppo synth-pop anni 80, da annoverare tra i grandi del genere. Certo, ai più, questa band sarà sconosciuta, anche perchè effettivamente non hanno segnato pagine così importanti della storia della musica. Non tanto perchè meteore, ma perchè la loro storia fuori dalle scene è stata particolare.
Intanto, di loro ci rimane un grande successo, "RIGHT ON TRACK", 1987.



Stavano per cominciare gli anni 80, quando in quel di New York, Dan ed Eddie Gilroy decidono di metter su una band, alla quale però mancava un bassista e un batterista: Angie Schmit ricoprirà il primo ruolo, mentre per il ruolo di "drummer", Dan pensa di inserire la allora sua ragazza italoamericana, che cominciava ad impratichirsi anche con gli altri strumenti. Il suo nome era Louise Veronica Ciccone. Si proprio Madonna! La futura regina del pop comincia ad avvertire di essere sprecata dietro i tamburi, e prende il ruolo di tastierista e backing vocalist, mirando a diventare leader del gruppo.
Ma a Dan tutto questo non piaceva, e fu così che la fine della loro relazione sentimentale, coincise con l'abbandono di quella che sarà la "material girl" per eccellenza, che andrà a cantare in un'altra formazione: gli Emmy.
Lasciata anche questa band, Madonna si invola verso la carriera da solista, "scaricando" i compagni appena lasciati a rimpiazzare i pezzi mancanti dei Breakfast Club, che rischiavano di sciogliersi.

Ma questa era la fine che comunque si prospettava di lì a poco, visto che dopo diversi album e dopo l'exploit di "Right On Track", il gruppo termina la sua carriera.
Che fine hanno fatto i Breakfast Club? Dan Gilroy si è (a forza) infiltrato in una mediocre carriera cinematografica, mentre Stephen Bray (il batterista) ha collaborato alla realizzazione di alcuni musical di Broadway e ha messo su un'etichetta discografica.
Per chi se li ricorda e non, rimangono le note di Right On Track, uno dei simboli indiscussi del synth-pop anni 80.

Gonna make a move that knocks you over
Watch this turn one's gonna put you away
But I'm doing my very best dancing
Every time you're looking the other way
I could move out to the left for a while
I could slide to the right for a while
I could get up and back
Right on track
But is right on track
Is that gonna get you back

I've been trying to get your attention
And I'm very, very close to thinking of a way
I could be big and tough and other funny stuff
But you just keep looking the other way

How far away can you go
And still be dancing with me
Would you mind staying in the vicinity
I've not been faring badly
But I would gladly take you back

There must be some kind of bad connection
'Cause this music does not sound the way it did
I got to get up and back 'cause I've been off track
And that may be just why you disappeared
But now I've got you in the corner

And I've got one more move I can try of my eye
And I've got one more move I can try

sabato 15 novembre 2008

L'Italia delle censure, tra Blog e Glob: FREE BLOGGER!

La verità è la fine del mondo, e loro non possono permetterlo. E' incredibile quanto sia vero il monologo del film "Il divo", commentato qualche giorno fa su questo blog.
Si sta avverando tutto.
I BLOGGER ITALIANI SONO A RISCHIO. Questo perchè si prospetta all'orizzonte l'ennesima legge "bavaglio" per tutti coloro che professano un'informazione LIBERA e INDIPENTENTE, cosa che ormai non si può trovare nei "vecchi" media come TV e Radio.



Dal blog di Beppe Grillo:
"Il disegno di legge ammazzablogger non è figlio di nessuno. Sarà forse figlio di puttana. Di padre ignoto e di madre incerta. Nato in provetta o per partenogenesi. Non una voce dei nostri parlamentari, a parte quella di Antonio Di Pietro, si è levata a favore della Rete. Eppure dovrebbe importargli qualcosa. Milioni di italiani ci vivono, la frequentano, discutono e INFORMANO.
Il disegno di legge è stato presentato da Franco 'Ricardo' Levi. Levi è del PD. Il segretario del PD è Veltroni. O non sa nulla, come mi dicono gli succede spesso, o è d’accordo.
I veri giornalisti stanno in Rete, alcuni li conoscete, si chiamano Ricca, Martinelli, Byoblu. Mi scuso per coloro che non cito, ma sono migliaia. La Rete esprime un Paese diverso. Se i lobotomizzati dalle televisioni e dal trio CorriereRepubblicaLaStampa si informassero in Rete, lo psiconano sarebbe ospite permanente di Putin in Siberia e Topo Gigio Veltroni una maschera del cinema.
La legge ammazzablogger non va presa alla leggera. Neppure in Cina hanno osato tanto. Se passa, la Rete scompare. Ho letto molti commenti che consigliano di spostare all’estero i blog o di registrarsi con un indirizzo .com, .net o altro, non soggetto alle leggi italiane come il .it. Perché dovremmo farlo? Lo facciano loro, con i loro siti di m..da. Sono anni che noi siamo le lepri e loro i cani. Che giochiamo in difesa. Ogni giorno una nuova porcata. E’ ora di cambiare musica. Mi sento una lepre mannara, con i denti a sciabola. E’ una bella sensazione. All’inseguimento invece che in fuga. Centinaia di blogger stanno mostrando la faccia, il nome e cognome, il loro indirizzo http con l’iniziativa “FREE BLOGGER”. Sono loro il cambiamento. Non lo fermerete."

E al posto i parlare di questa ennesima legge/scandalo, i Tg continuano a mandare servizi del tutto inutili come "Buffon ha scritto un libro" oppure "I panini giusti per risparmiare tempo e denaro"... o ancora "I gatti rischiano lo sfratto".
Ecco perchè internet. Ecco perche i blog. E se in italia non ci diamo una smossa, se sopratutto gli over 40 non impareranno ad usare internet per informarsi preferendolo alla tv, o ad usare canali come youtube, non potremo mai lamentarci se al potere ci saranno sempre gli stessi delinquenti.

Invito tutti coloro avessero un blog a inserire questo banner, e a diffondere e parlare di questa ennesima stupidità tutta Italica (e Cinese).



Dulcis in fundo...
conoscete la trasmissione GLOB? Su RaiTre, condotta dal comico Enrico Bertolino? Beh è di poche ore fa la notizia che il ministro dei beni culturali Sandro Bondi voglia far chiudere la trasmissione satirica. I perchè della bulgara richiesta sono oscuri, e questo ennesimo tentativo di censura preventiva sembra essere dettato dalla reazione a un servizio satirico su Mara Carfagna, visto come denigratore dal governo sempre intento a salvaguardare le sue ministre dagli attacchi della satira televisiva… altri invece ritengono che sia stata la presenza di Ilona Staller (ex-pornodiva) a rendere il programma volgare ma, vista l’ora non certo da fascia protetta e il fatto che fosse stata ospite solo per una puntata, questa versione dei fatti lascia un po’ di dubbi…

Enrico Bertolino sdrammatizza il tutto e si assume le responsabilità (pur non sapendo quali siano) e invita alla riflessione su questo tentativo di censura che fa pensare… in un periodo in cui le cosiddette ‘battute’ si sprecano ("bello e abbronzato" non era una battuta anche quella??), sembra infatti che il governo si soffermi solo su quelle che ritiene scomode per i propri componenti...
Bondi infatti si è espresso solo con questa laconica sentenza: E’ eticamente corretto che un canale della tv pubblica trasmetta trasmissioni così volgari e ributtanti?“…

Rispondo io, finchè posso...
  • E' ETICAMENTE CORRETTO AVERE DEI PROCESSATI IN PARLAMENTO?
  • E' ETICAMENTE CORRETTO PRENDERE 20.000 EURO AL MESE ESENTASSE E NON ANDARE IN PARLAMENTO A "LAVORARE"?
  • E' ETICAMENTE CORRETTO IL LODO ALFANO?
Vi ricordate cosa disse Indro Montanelli sull'editto bulgaro contro Santoro e Luttazzi?
Vi rinfresco la memoria io, penso che ciò che disse allora, valga ancora. Stavolta e sopratutto anche per la "sinistra", o presunta tale.



FREE
BLOGGER

giovedì 13 novembre 2008

Blogger di tutta Italia unitevi! Arriva il Romecamp 2008.

Come dico sempre io, fortuna che c'è internet. Sopratutto in questi tempi (italiani) di oscurantismo, dell'etere, dei cieli, delle menti, in cui il web rimane l'unica fonte di informazione PULITA e LIBERA, occorre promuovere e diffondere "idee che rendano migliore il futuro delle nostre società: un futuro plasmato da tecnologie che cambiano l’ambiente in cui viviamo".

I BLOG sono questo straordinario strumento nato qualche anno fa, tramite il quale ognuno può ancora di più far sentire la propria voce, perchè ancora questo diritto non cel'hanno tolto. E a celebrare la potenza di questo mezzo sono arrivati i barcamp, questi "raduni" a carattere nazionale durante i quali ogni singolo blogger è coinvolto, con vere e proprie conferenze di cui si può essere relatori o semplicemente spettatori.

Per chiunque volesse aggiungersi a questa bella iniziativa, ecco qualche info utile.
Nella nostra epoca, le persone hanno a disposizione tempo, informazioni, strumenti e metodi per realizzare idee. Grandi idee. Soprattutto quando nascono dalla condivisione e dalla disponibilità di chi, con contributi anche piccolissimi, realizza progetti complessi come Wikipedia. Il romecamp ha l’ambizione di creare nuove narrazioni sui percorsi che possiamo intraprendere. Strade che abbandonano il modello dell’aumento infinito dei consumi e si indirizzano verso la sostenibilità, la qualità della vita, l’intelligenza, la sensibilità, le relazioni di collaborazione con le altre persone. Durante questa "due giorni" di incontri, workshop e conferenze, i temi trattati saranno infatti principalmente società, ambiente e tecnologia.

Spero proprio di potervi partecipare, ma come al solito, se potrò esserci lo sapò solo all'ultimo!!
E spero anche che tutti questi eventi, che coinvolgono sempre più un popolo "pulito", o se vogliamo non contaminato o non contaminabile dai "vecchi" e controllati mass media, si espandano e riescano davvero a cambiare in positivo la nostra ormai troppo decrepita e becera società.

PROVATE A FERMARE INTERNET!

mercoledì 12 novembre 2008

Ciao Miriam, cara "mama africa"...

Il mercoledì di solito mi occupo di meteore musicali, ma stavolta parlo di una grande stella, che purtroppo si è spenta due giorni fà. Una stella sudafricana che ha dedicato la sua vita e la sua musica alle cause civili, una su tutte, l'Apartheid: il suo nome era Miriam Makeba, ed è morta proprio durante un suo concerto, proprio in Italia.
L'evento era un live anti camorra e anti razzismo organizzato per Roberto Saviano (lo scrittore di Gomorra), una causa che la cantante ha quindi sposato fin da subito, nonostante la sua salute cagionevole. A fine concerto ha voluto anche una copia del libro in inglese, e proprio durante i saluti finali al suo pubblico, è svenuta sul palco.
Trasportata subito in ospedale, è morta per una crisi cardiaca.

Ma la buona musica vive per sempre, e così coloro che l'hanno fatta e la fanno. Di lei ci rimangono tantissime canzoni, anche se, in pieno stile "meteora", tutti la conoscono per il suo grande successo di sempre: "Pata Pata".



L'artista di colore, 76 anni, era divenuta famosa in tutto il mondo per essersi battuta vigorosamente contro il regime dell'apartheid che aveva dilaniato il suo Paese, il Sudafrica. Non a caso era diventata delegato delle Nazioni Unite. E non a caso il suo impegno contro la segregazione razziale, ingigantito dalla fama di cantante nota in tutto il mondo, aveva causato la reazione del governo sudafricano che, nel 1963 - in pieno regime di apartheid - l'aveva costretta all'esilio ed aveva messo al bando tutti i suoi dischi. Da alcuni anni, per motivi professionali, la Makeba si era gia' trasferita in Europa, anche se continuava a frequentare di tanto in tanto il suo Paese d'origine. Dopo che le fu imposto l'esilio, per tornare in Sudafrica, Miriam Makeba dovette attendere quasi 30 anni: soltanto nel 1990, infatti, Nelson Mandela riusci' a convincerla a tornare nella terra dove era nata - sua madre era di etnia swazi e suo padre, morto quando lei aveva sei anni, era uno Xhosa - e che era stata costretta ad abbandonare.

Un'artista che ha lottato per una vita, con la potenza delle sue note, e che è morta sul campo, contro ogni forma di soppressione della libertà e della verità, come la camorra.
Ciao Miriam.

domenica 9 novembre 2008

Sminchialized 2008: sono ancora vivo ed è già qualcosa.

La "SMINCHIALIZED" è una gara "ufficiosa" di freeride/downhill in quel dei pendii di Tarderia, vicino Pedara (CT), che quest'anno è giunta alla sua sesta edizione.
Per chi non lo sapesse, il nome deriva da una grande factory statutinense di biciclette, la "SPECIALIZED", appunto. Cambiare il nome è stato molto facile e direi appropriato per questo tipo di gara, dove è facilissimo "Sminchiarsi" (farsi male, per i non siculi).

Le attività di pulizia tracciato e di prove (sopratutto prove) si sono svolte ieri, interrotte da una pioggia semi inaspettata, che ha rovinato un po' la festa ma non il sabbioso tracciato, che anzi è risultato essere scorrevolissimo, sopratutto nelle prime fasi della mattinata di domenica, giorno della gara.
La 6° edizione della Sminchialized ha visto 30 partecipanti, tanto divertimento e sopratutto tanta natura, spesso pero' rovinata da persone parecchio incivili, anzi diciamo pure stronze, che la domenica vanno a fare il picnic in montagna, parcheggiano l'auto ovviamente (non bastava farlo in città) più vicino possibile alla zona di campeggio, lasciano lo schifo a terra, e poi si lamentano se passiamo con le biciclette.

A parte questo, il sottoscritto ha fatto la sua porca figura. Non è vero. Durante il mio "run" sono caduto e quindi mi sono piazzato al 24° posto, con un tempo di 5'51''. Non è un cattivissimo risultato, considerando che la mia bici è molto professionale ma non certo adatta a un percorso come questo, per il quale occorrerebbe un mezzo molto più massiccio e meglio ammortizzato.
Durante le prove mi sono fermato in diversi punti a fare qualche scatto. Eccone qualche esempio (il resto delle foto lo trovate cliccando qui)


...E come il parrucchiere non ha un pettine per sè, e il calzolaio gira senza scarpe, anche io non ho una foto che mi ritragga. Tranne questa, purtroppo molto poco "stilosa"... pazienza. IO C'ERO.


NO FEAR, JUST FREERIDE!

giovedì 6 novembre 2008

Ciao Orazio, caro "vecchietto con la bici"...

E' morto a 85 anni il vecchietto che quasi ogni giorno, con la sua fedele bicicletta, andava da Nicolosi a Catania e ritorno, con qualunque tempo, incurante dei chilometri e delle salite fino al suo piccolo paese etneo.
Ironia della sorte è che proprio poche settimane fa fosse stato girato un cortometraggio sulla sua incredibile vita. E questo è il servizio del TG di Video3 che ne parla.



Addio Orazio, mito fra i miti catanesi, che probabilmente ha portato un po' di buonsenso in tutti quelli che dalle loro inseparabili automobili, lo hanno visto almeno una volta inerpicarsi sulle strade etnee con la sua bicicletta. Il suo testimone è passato a tutti quelli che ogni giorno scelgono e sceglieranno questo tipo di buonsenso, qualora fosse nelle loro possibilità, anche solo pensando a quanti spostamenti assolutamente inutili si fanno ormai in auto, cominciando a capire che l'alternativa c'è e che fa bene a se stessi e agli altri, e a costo zero. C'è sempre stata ma nessuno se ne è mai accorto.

Su internet in molti hanno parlato dell'accaduto, comprese grandi testate giornalistiche italiane come il messaggero.

mercoledì 5 novembre 2008

CHANGE HAS COME, FOR AMERICA







Con questa frase Barack Obama ha concluso il suo primo discorso da PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA.
Ora è tutto nelle mani di quest'uomo che timidamente si è affacciato alla politica nei primi anni 90, sempre al servizio della gente e mai di se stesso e dei suoi interessi soltanto.


OBAMA PRESIDENTE

PRESIDENTE DEL MONDO.

Ma sapete i nostri "politici" come hanno commentato questo storico evento??

Silvio "Gleba" Berlusconi:

"Sono assolutamente certo che l'amicizia e la collaborazione tra i nostri due Paesi continuerà a crescere e a rafforzarsi"... "Consigli gliene posso dare perché sono più anziano, lo farò quando lo abbraccerò di persona"

SILVIO GIU' LE MANI DAL NOSTRO BARACK!!



Walter "Shadow" Veltroni:


"Se il vento gira in America poi gira anche da questa parte. Questa notte ce la ricorderemo per tutta la vita, l'America ha fatto una scelta di coraggio ed è una buona notizia per il mondo intero. La vittoria di Obama è la vittoria della speranza. E noi siamo figli di questa cultura e non della cultura della paura"

Sono d'accordissimo con l'ultima frase.


E infine... Maurizio Gasparri

"Dubbi e sospetti gravano ancora sul passato di Barak Obama. Certamente ora Al Queda sarà più contenta"

No comment.

Pensiamo invece che stamattina alle 5 ora italiana, il cambiamento è finalmente arrivato. Dopo anni di terrorismo, non made in islam, ma sempre e solo made in Bush, si comincia a vedere la luce. E gli americani questo lo sanno: piangono, si commuovono, sono felici nel vedere che il loro voto ha cambiato il mondo. In meglio, anche perchè peggio era molto difficile.

martedì 4 novembre 2008

I want to be american to vote BARACK OBAMA!

Eh, si. Voglio essere americano soltanto per un giorno, soltanto per poter votare Barack Obama. L'election day più importante di tutta la storia degli USA è finalmente arrivato. Dico finalmente, perchè stavolta alle elezioni presidenzali statunitensi di oggi, ci sono tutte le premesse perch il vincitore non usi questo potere per distruggere il mondo, come ha fatto qualcuno dei suoi predecessori.
Barack Obama è la speranza, il cambiamento, la rivoluzione, la democrazia, la sincerità.

In questo post non voglio fare discorsi già sentiti anche troppe volte in TV, anzi, troverete qualche curiosità storica sulle elezioni americane, e anche un "glossario" dei termini tecnici più usati in periodo elettorale. E ovviamente comincio con lo spot di ben 30 minuti che Obama ha mandato in onda ovunque in prime time.



Tra poche ore sapremo il nome del 44° Presidente della storia degli States, probabilmente l'uomo più potente al mondo (insieme probabilmente al Papa), e il soggetto in questione potrebbe essere il primo presidente di colore della storia, una storia che sicuramente cambierà in meglio, qualora venisse eletto.

Il martedì non è un giorno scelto a caso: La scelta risale ai tempi del Continental Congress (XVIII secolo), quando la politica si faceva d'inverno per non abbandonare i campi. Nel 1792 venne deciso che le elezioni dovevano tenersi a novembre, per aver tempo per contare i voti prima che il Congresso si insediasse a gennaio. Dal 1845 divenne legge il voto il primo martedì di novembre, con l'eccezione però del giorno 1, per rispettare la festività cattolica di Ognissanti. La scelta del martedì era per questioni pratiche: a una larga parte degli elettori occorreva un giorno di viaggio per recarsi al luogo del voto. Visto che la domenica era destinata al riposo, si pensò di ritagliare il lunedì come giorno per gli spostamenti, in modo che tutti potessero raggiungere i seggi il martedì.

Ecco un piccolo glossario con i termini tecnici delle elezioni americane:

BALLOT: la scheda di voto.

CAUCUS: E' un termine pellerossa che significa 'incontro tra capi tribu', ed è l'assemblea di attivisti di un partito a livello di distretto: l'equivalente, in certi Stati come l'Iowa, di una elezione primaria. Nei caucus si scelgono (a volte spostandosi semplicemente da un lato all'altra di una stanza, a seconda dello schieramento) i delegati da inviare alle riunioni dello Stato cui appartengono. Questi ultimi a loro volta eleggono i delegati alla Convention.

CONVENTION
: congresso di un partito che si tiene a livello statale e poi federale, in quest'ultimo caso per designare il candidato ufficiale del partito alla presidenza. Oltre ai delegati alle convention designati da caucus e primarie, vi sono i delegati istituzionali (senatori, deputati e altri), che partecipano di diritto alle convention.

COLLEGIO DEI GRANDI ELETTORI: nominati dai partiti in tutti gli Stati in numero pari ai seggi parlamentari a disposizione di ciascuno Stato, i Grandi Elettori eleggono il presidente Usa, Stato per Stato. Il candidato che vince in uno Stato prende tutti i voti dei grandi Elettori di quello Stato, con pochissime eccezioni.

NOMINATION: la designazione del candidato ufficiale di un partito.

PLATFORM: programma elettorale di un partito politico o di un singolo candidato.

PRIMARIE: le elezioni dei delegati alle Convention nazionali. Possono essere dirette, votando cioé il delegato, oppure indirette, esprimendo invece la preferenza per il candidato presidenziale. Sono anche 'chiuse' (closed primaries ), limitate cioé agli elettori del partito (in quasi tutti gli Stati) oppure 'aperte' (open primaries ) anche agli elettori di altri partiti e agli indipendenti.

RUNNING MATE: il candidato alla vicepresidenza.

STRAW POLL: Votazione simulata in seno ai caucus, spesso settimane prima della primaria vera e propria, dando una indicazione preliminare della popolarità dei candidati. Il più famoso è quello di Ames in Iowa condotto tra i repubblicani circa un anno prima del voto presidenziale.

TERM: il mandato presidenziale, quadriennale, o qualsiasi altro mandato.

TICKET: la coppia dei candidati alla presidenza e alla vicepresidenza.

TURNOUT: la percentuale di affluenza alle urne.

VOTING MACHINE: la macchina usata per votare, premendo una leva o schiacciando un bottone per un candidato, che non pochi problemi creò nelle ultime elezioni presidenziali del 2000. Adesso è sempre più diffuso il voto toccando il nome del candidato sullo schermo, tipo bancomat 'touch screen'.

In conclusione...

CORAGGIO AMERICANI!! FORZA BARACK!! FACCI USCIRE DAL BUIO E DAL TERRORE PORTATO SULLA TERRA DAI TUOI PREDECESSORI E DAI LORO SERVI.

(ecco qualche esempio di servi del potere del male.)



Per inciso, sapete cosa ha in effetti detto Berlusconi??

"Io ho considerato la bandiera degli stati uniti, naso soltanto una bandiera di un paese, l'autobus è un messaggio universale di libertà ha la democrazia."

Rock(S)politik with...

USA LA BICI

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