Anche se in effetti sarà sulla Bibbia di Lincoln, quella stessa Bibbia su cui i l 16° Presidente giurò, il 4 marzo 1961, che proprio oggi Barack Obama, per l'inizio del suo mandato e l'insediamento alla Casa Bianca, giurerà da 44° Presidente degli Stati Uniti d'America. Dedicherà tutto ad Abramo Lincoln, quindi: arriverà da Philadelphia a Washington in treno, fermandosi a Baltimora, proprio come fece Lincoln, pronuncera’ il suo discorso sotto il Lincoln Memorial e, pensate, a pranzo mangerà le stesse cose che Lincoln mangiò nel 1861.
Per la cronaca, il menù sarà così composto: stufato di frutti di mare in pasta sfoglia con gamberi, aragosta e capesante, petto d’anatra in salsa d’amarena, fagiano arrosto con erbe, patate dolci e verdure, torta di mele e cannella.
Ma oggi la "festa" non sarà solo questo: tanti i VIP presenti, tra cui Bruce Springsteen, gli U2, Jon Bon Jovi, John Legend, Stevie Wonder, Rosario Dawson, Jamie Foxx, Tom Hanks.
Solo alcuni dei tantissimi personaggi dello spettacolo che hanno sempre sostenuto Obama, fin dall'inizio della sua candidatura.
E l'evento storico che si profila all'orizzonte, ovviamente ha imposto una task force di sicurezza... imponente: oltre a unità militari aeree e marine, ci saranno 20mila agenti a presidiare tutta l'area della celebrazione, e che attueranno severissimi controlli alle "sole" 240mila persone che potranno assistere a questo evento all'ombra del Campidoglio.
Ma è anche tempo di addìi. Addìi che personalmente non vedevo l'ora che arrivassero. Insieme a George Bush Jr., probabilmente diremo addio ad anni e anni di sprechi, di guerra e di terrore. Il Presidente uscente ha anche fatto un discorso di addio rivendicando il merito di aver protetto la sua patria per sette anni, combattendo il terrorismo. Insomma, roba da scarpata in faccia collettiva.
"Spesso ho parlato del bene e del male perché sono a confronto due sistemi opposti, -dice l'ormai ex Presidente- uno che fomenta il delitto l’altro che alimenta la libertà. Nel corso della Presidenza ho subito dei rovesci, ha aggiunto umilmente, ma ho sempre agito nell’interesse dalla nazione".
Sono sicuro che le famiglie dei 4600 soldati morti sono d'accordo. Anche le famiglie dei 30.000 civili uccisi "per caso" e non, sempre in Iraq.
Aggiunge ancora George Bush: "Penso di aver lasciato un'eredità che durerà a lungo". Beh, su questo non gli si può certo dare torto, dopotutto le cifre parlano chiaro: il costo complessivo dei 5 anni di guerra per le finanze statunitensi supera i 500 miliardi dollari, con un incremento mensile di oltre 340 milioni di dollari. Altro che "bilanci" e crisi...
...E ciao ciao Osama Bin Bush. Ecco parte del suo discorso d'addio.
In Italia potremo seguire tutta la cerimonia dalle 14.30 circa alle 20, ora italiana. Si puà assistere all'evento anche su internet, a QUESTO LINK. Sarà bello essere testimoni anche noi di questo giorno, speriamo stupendo per tutto il mondo.
Un'ultima curiosità: è stato trovato il primo sosia di Obama! E' un fotografo indonesiano e si chiama Ilham Anas, 34 anni e vive a Jakarta, dove è già una celebrità dal giorno dell'elezione del suo... gemello! Chissà se lo "preleveranno" per usarlo come "controfigura" del Presidente nelle situazioni più rischiose!
martedì 20 gennaio 2009
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1 Commenti!! Fatti sentire!:
è spiccicato il sosia ghgh
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