sabato 4 luglio 2009

Sanzioni e multe per chi va in Bici!


A LLU CI NAN TE


Il nuovo decreto legge sulla sicurezza stradale, afferma che chi è dotato di patente può avere le stesse sanzioni amministrative anche quando guida un mezzo per il quale non è richiesta la patente, quindi può essere esteso anche alla bicicletta, si può rischiare fino alla revoca della patente o il sequestro del mezzo. L'articolo che disciplina la materia è il 126-bis.
Cliccate qui per il testo completo dell'articolo, e studiatevelo bene, perchè sono sicuro che l'ignoranza in materia delle forze del disordine preposte, sarà tantissima. Nella maggiorparte dei casi avranno solo la direttiva "fai le multe alle bici".
Prima di pensare alle bici e cercare in tutti i modi si disincentivare il loro intelligente uso, pensassero a quanto male ci fanno le auto, la cui predominanza nelle città e il loro uso e parcheggio sconsiderato, creano una spirale di infefficienza urbana totale. Autobus in ritardo, corsie per ciechi e scivoli per disabili inaccessibili, inquinamento anche acustico oltre che ambientale e tanta TSS in più per tutti.




Dice testualmente la legge: "Nell’ipotesi in cui, ai sensi del presente codice, è disposta la sanzione amministrativa accessoria del ritiro, della sospensione o della revoca della patente di guida e la violazione da cui discende è commessa da un conducente munito di certificato di idoneità alla guida di cui all’articolo 116, commi 1-bis e 1-ter, le sanzioni amministrative accessorie si applicano al certificato di idoneità alla guida secondo le procedure degli articoli 216, 218 e 219. In caso di circolazione durante il periodo di applicazione delle sanzioni accessorie si applicano le sanzioni amministrative di cui agli stessi articoli. Si applicano, altresì, le disposizioni dell’articolo 126-bis. 2. Se il conducente è persona munita di patente di guida, nell’ipotesi in cui, ai sensi del presente codice, sono stabilite le sanzioni amministrative accessorie del ritiro, della sospensione o della revoca della patente di guida, le stesse sanzioni amministrative accessorie si applicano anche quando le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di guida. In tali casi si applicano, altresì, le disposizioni dell’articolo 126-bis".

Ma se chi guida la bici, o come dice la legge "qualsiasi mezzo per il quale non è richesta la patente", non potrà di fatto incorrere in sanzioni. Insomma, devono stare attenti anche quelli con lo skate, le mamme che guidano un passeggino, un carrello della spesa...

MA ANDATE A FANCULO!!!

Questa norma, sotto la maschera della sicurezza stradale, in realtà penalizza una categoria già svantaggiata, quella dei ciclisti urbani, dalla mancanza delle strutture necessarie per consentire l’uso della bicicletta. Per noi questo non è mai stato un problema visto che non ci vogliono piste ciclabili per usare una strada che e' anche nostra di diritto.
Spesso la scusa "non ci sono piste ciclabili" è uno dei tanti motivi assolutamente campati in aria per sentirsi con la coscienza a posto se si prende l'auto anche per fare distanze brevissime in città.

La bicicletta - RadicinelCemento.

7 Commenti!! Fatti sentire!:

fabrizio ha detto...

io non riesco a capire a cosa serva questo decreto e come venga applicato. Se mi fermano mentre faccio 10 metri su un marciapiede mi multano come se avessi fatto la stessa cosa con l'auto?

Gaetano ha detto...

Si. In pratica ti tolgono i punti della patente che serve PER L'AUTO o MOTO se commetti infrazioni al codice anche IN BICI.

Prima di questa ennesima legge-vergogna, potevano comunque MULTARE chi commetteva infrazioni in bicicletta, ma decurtare i punti dalla patente DI GUIDA non si era mai sentita al mondo.

Ma in effetti non si è mai avuto al mondo neanche un governo così IGNORANTE E INUTILE come il nostro.

Anonimo ha detto...

Aiuta il governo a fare ciò che ha sempre fatto: fottere soldi e fottere gli italiani. Eppure votano in tanti lo psiconano e dopo le elezioni in parecchi si lamentano e si pentono di averlo votato... allora chi è che lo vota la volta dopo?
sniff... sniff... non c'è puzza di mafia?

Giuseppe ha detto...

Uhm.. ho letto il testo integrale, forse non in maniera approfondita, complice anche il linguaggio non semplicissimo, e devo dire che mi trovo invece sostanzialmente d'accordo...

PREMETTO CHE: (sembra un documento pubblico, ma è meglio essere chiari)
-non sono un ciclista "duro e puro", ma uso la bicicletta come forma di sport, alla mattina presto, prima di cambiarmi e andare al lavoro.
-Sono automobilista e soprattutto motociclista e mi sono trovato mio malgrado 5 punti decurtati per un eccesso di velocità (50 km/h in Via V. Giuffrida a salire, dove vige un limite di 30 che se lo rispetti diventi un bersaglio viaggiante), quindi non sono immune alle sanzioni accessorie e non parlo come chi pensa che tanto le cose succedono agli altri.

premesso questo, espongo il ragionamento che mi porta ad essere in accordo:

In Italia vige un codice della strada che TUTTI coloro che impegnano una sede stradale con un veicolo, a motore, a trazione animale, a braccia o a peti che sia, DEVONO conoscere e rispettare.

Io, patentato, possiedo la patente quale riconoscimento di questa mia (spesso solo ufficiale) conoscenza delle regole, e quale autorizzazione a condurre veicoli per i quali si necessario dimostrare tale conoscenza.

Se Io, patentato, pur essendo alla guida di un veicolo che non richiede patente, impegnando una sede stradale (che presuppone la conoscenza del codice stradale), adotto una condotta contraria alle norme e che crea situazioni di pericolo per me e per gli altri, è giusto che lo Stato intervenga sanzionandomi, e mettendo in dubbio la mia conoscenza di queste regole, se nel caso fino all'estremo della revoca o della sospensione del documento che la attesta.
Sono infatti del parere che la conoscenza del codice stradale sia implicita nell'atto del possedere la patente, e quindi una condotta scorretta vada comunque sanzionata, e non in relazione al veicolo guidato.

Concorderete con me che, allo stato attuale, può tranquillamente esserci una situazione del tipo Dr Jekyll e Mr Hyde.. nel senso... io ho la patente, e guido la mia auto, moto, lapa etc... guido bravino bravino, rispettando TUTTE le regole.. poi inforco la bicletta e posso tranquillamente correre sui marciapiedi, salire sui tetti delle auto, zigzagare, scartare bruscamente (ammesso che non mi infilino sotto), impeganre strade controsenso, cioè violare TUTTE le norme che prima rispettavo perchè non c'è l'effetto cacazzo dei punti tolti o della patente ritirata.. ma quelle norme che adesso violo apertamente sono quelle che la mia patente attesta che io conosco! quindi è giusto porsi il dubbio su questa mia conoscenza, limitandomi o vietandomi del tutto la guida anche di mezzi che richiedano tale attestazione perchè più pericolosi.

questo è il mio ragionamento... rispetto molto i ciclisti, soprattutto perchè vedo che, in virtù della loro vulnerabilità, sono in massima parte persone che sanno guidare e stare sulla strada (e che quindi non dovrebbero avere nulla da temere, in vistù di tale rettitudine)... piuttosto, mi chiedo... se l'idiota in bici è un minore non patentato, ci vanno di mezzo i genitori noncuranti? e se è in bici perchè la patente gliel'hanno ritirata in altr circostanze? come funziona?

ogni chiarimento, commento, rettifica a quanto ho scritto o dovessi aver capito male sono ben accetti, e complimenti per questo blog che leggo sempre con interesse.
Giuseppe

Anonimo ha detto...

Andate a fanculo veramente , la bici la usano anche i bambini che cazzo volete dalla gente , lasciate in pace il popolo e andate a lavorare se vi servono dei soldi e non rapinarli per le strade. Questo è solo l'inizio di un odio che può sfociare anche in qualcosa di pericoloso.
E dopo non chiedetevi perchè c'è sfiducia e poco amore verso i politicanti e le varie e troppe "forze dell'ordine" fanulloni andate a produrre.

Anonimo ha detto...

Ma chi non ha la petente che multa prende? non possono punire chi ce l'ha con sanzini salate e chi no ..in forma più leggera1 Io non ho la patente per scelta non ho alcuna intenzione di farla... cosa mi fanno se infranco il codice?

Anonimo ha detto...

Penso che sia contestabilissima in corte costutuzionale in quanto viene a creare una disparità di trattamento tra chi è in possesso di patente e chi no. Certo potrebbero rispondere "tu hai la patente e dovresti saperlo", ma è sempre una disparità anticostituzionale.

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