giovedì 9 dicembre 2010

Immacolata repressione.



Ieri 8 dicembre a Napoli, durante una critical mass casualmente concomitante con una manifestazione di protesta sul lavoro, ci sono stati due arresti!! Le solite forSe del dis-ordine si sono ancora rese più pericolose dell'assassino di Lamezia Terme. E con loro, tutti quelli che reprimono manifestazioni di cultura, ecologia o pacifismo.
Sulle pagine del blog ciclistica.it oggi sono apparse queste parole e questa brutta notizia, avvilente per chi crede in quei valori, giornalmente repressi dai soliti servi servi dei servi.

Un'aggressione gratuita della polizia, del tutto immotivata che si è conclusa con il fermo violento e l'arresto di due ragazzi colpevoli "di niente", se non di prender parte a un'iniziativa ciclistica e ambientalista che si chiama critical mass... E' quello che è successo oggi ai margini delle rituali celebrazioni del 8 dicembre in piazza del Gesù, una piazza completamente e incomprensibilmente blindata. Un gruppo di studenti universitari è riuscito ad entrare in piazza e ad aprire lo striscione "Obelisco Precario" per ironizzare sulle precarie condizioni dell'obelisco del Gesù in analogia con le proprie prospettive di vita. Qualcuno non deve aver digerito questo blitz assolutamente pacifico... ! Quando gli studenti sono usciti tranquillamente dalla piazza i cordoni di polizia e carabinieri li hanno seguiti, trovando su Calata Trinità Maggiore un gruppo di ciclisti della critical Mass che si apprestavano a partire per un giro in bicicletta nel centro storico di Napoli, per mettere in scena il "presepe morente". Alcuni dei ciclisti infatti erano in maschera per mostrare il declino della città. A quel punto i carabinieri e la polizia hanno aggredito e fermato senza motivo due dei partecipanti, Alfonso che di mestiere fa l'animatore e Ana una studentessa brasiliana, semplicemente perchè erano, inermi, sulla loro strada. Non facevano niente di male, e saranno processati domani per direttissima. Sono poi seguite una serie di cariche mentre gli studenti si raggruppavano e protestavano per i fermi, provenendo dall'Università dove c'era un incontro con Luigi Lo Cascio sul tema dell'attacco alla cultura e del film i "Cento Passi". A quel punto un corteo arrabbiato, improvvisato e sconcertato ha percorso le strade del centro, bloccando le strade, per arrivare sotto la Questura in via Medina, dove si è unito in presidio agli altri studenti che erano in piazza e ai movimenti dei disoccupati, che erano in presidio a piazzetta Monteoliveto e che hanno solidarizzato coi giovani fermati. C'era in particolare preoccupazione per la ragazza, che è stata sbattuta in terra nel fermo, mentre le veniva distrutta la bicicletta! Subito dopo la notizia ancora più incredibile che i fermi si erano tradotti in arresto!! [...] Qualcuno nella questura di Napoli ha ormai perso totalmente la testa!!
(da ciclistica.it)

Aggiungo io, e non solo in quella di Napoli: vi ricordo i miei post sulle cariche della polizia su manifestazioni pacifiche come la critical mass a roma, e come la protesta per lo sgombero dell'experia a Catania. Siamo tornati al più mero SQUADRISMO.
Nelle città dove la VERA illegalità regna sovrana, ci si scaglia contro chi ancora crede nei propri diritti, promuove uno stile di vita migliore e aborra i governi criminali.
Un peccato non essere stato anche io accanto ai ragazzi di Napoli, a cui sono vicino col cuore.



Qui l'articolo del "corriere".

Aggiornamento: Ana e Alfonso sono stati rilasciati. Ovviamente, non potendoci essere nessuna accusa. Spero intenteranno una causa, che sarebbe sicuramente vincente.

giovedì 2 dicembre 2010

Max Gazzè a Catania: foto e video.



Grande bassista, fine paroliere, ottimo arrangiatore, e da poco anche attore. Non sarei mai andato a vedere "Basilicata coast to coast" se non avessi saputo che c'era anche lui tra gli attori protagonisti.
Max Gazzè, romano di origini Sciclitane, è sicuramente uno tra i migliori cantautori italiani.

Ieri 1/12, il tour legato al suo ultimo disco "Quindi?" ha fatto tappa a Catania. Nonostante qualche problema di amplificazione il live è stato bellissimo, con una prima parte semi-acustica in cui Max Gazzè e la sua band hanno portato in scena i brani storici, e una seconda parte dedicata principalmente ai pezzi del nuovo album.
"Quindi?" è ancora difficile da inquadrare, almeno per me. Nonostante la "solita" genialità quasi disarmante dell'artista, sembra quasi un concept album, che presenta in molte delle 12 tracce una sorta di "clichè compositivo" a tratti ridondante, che pare essere l'eco del trascinante successo "Mentre dormi" (disco d'oro per i singoli in download). Fermo restando che "Quindi?" sia uno dei migliori lavori di Max, per ora il secondo e il terzo album restano dei capolavori assoluti della musica italiana.
Al concerto erano davvero in pochi quelli al di sotto del 20anni, che probabilmente riempiono i palazzetti quando a esibirsi sono i cantanti "sintetici" prodotti della televisione e non del caro vecchio studio della musica. La cultura qui sta diventando un optional, per questo quando ascolto Gazzè, Fabi, De Gregori, Battiato, Dalla, Silvestri e quei pochi altri cantanti che ancora rappresentano LA musica, colta, intelligente e comunque sempre romantica, spero che non smettano mai di produrre.

Qui di seguito qualche immagine del concerto di ieri sera all'auditorium delle Ciminiere a Catania, cliccando qui invece, le foto del concerto gratuito a Comiso il 7 settembre 2010.



lunedì 29 novembre 2010

E' morto Mario Monicelli: suicidio o "omicidio"?

Il cinema italiano e mondiale è in lutto. Ieri 29 novembre, il grandissimo regista Mario Monicelli è morto. E' precipitato dal quinto piano dell'ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato da qualche giorno. Secondo fonti sanitarie, si sarebbe suicidato. Aveva 95 anni.

Mi piaceva, Mario. Un regista che non ha mai avuto paura di fare quello che l'arte, come il cinema deve semplicemente fare: comunicare e istruire.
Irriverenti e colti come lui, i suoi film. Ultimamente si è fortemente battuto, come sempre in prima linea, contro i tagli alla cultura.
"Senza cultura non rimane nulla", aveva detto.




L'armata Brancaleone, Amici miei, La grande guerra... Quando guardavo questi film o le interviste di quel vecchio signore, quel genio, sperando di vederlo vivere per sempre... non mi aspettavo una fine del genere.
Suicidarsi a 95 anni, un gesto di cui giornali e tv discuteranno per giorni. Un uomo che ha visto soffocare tutto ciò per cui viveva: l'arte.
E se fosse davvero questa la ragione, questo non sarà altro che un omicidio.

Non ci sarà nessun funerale per Mario Monicelli. Lo ha detto alla stampa il nipote Niccolò, aggiungendo che il regista "sarà portato a Monti, il rione in cui viveva, per un ultimo saluto ai monticiani. Poi sarà portato alla Casa del cinema, dove riceverà il saluto di tutti quelli che vorranno rivolgergli un ultimo omaggio". Il nipote del regista, che stamattina è alla camera mortuaria dell'ospedale San Giovanni accanto all'ultima compagna del regista, Chiara Rapaccini, e le tre figlie, ha tenuto a precisare che "la famiglia non ritiene necessario fare un funerale", sottolineando che tutto verrà fatto "nel rispetto della volontà di Mario Monicelli e di tutta la famiglia". Niccolò ha aggiunto che la salma sarà cremata "in forma privata alla presenza dei soli familiari". (da "repubblica.it")

Il punto nero della situazione.

Mi sono ripromesso di non parlare più di politica, termine che ormai in Italia ha la stessa valenza di spazzatura. In senso figurato e in senso letterale.
Ma in questi giorni sta succedendo di tutto: Wikileaks ha rivelato che Berlusconi fa i festini, che Gheddafi si circonda di infermiere e che Putin è un autoritario e "machista". Grazie wikileaks, sei arrivato in ritardo.
Dicono che lo psiconano se la ride, oggi è dal suo amico lìbido, o libiCO che dir si voglia, e giovedì invece sarà anche da Vladimiro. Insomma, i tre porcellini stanno tramando qualcosa, wikileaks lo sa e pare che presto ci dirà tutto.
L'Italia intanto vive momenti di tensione. Nettezza Berlusconiana ancora non ha capito che Terzigno non è un nuovo centravanti brasiliano, ma un paese, insieme a un'intera regione che stanno letteralmente nella merda fino al collo, un po' come la cultura Italiana sapientemente distrutta a partire dai primi mandati di Forza Italia, e che adesso vede la protesta di migliaia di studenti e ricercatori che a detta di Fede, dovrebbero essere solo malmenati.




L'ondata di fascismo e repressione non ha colpito solo rete4, ma anche la rai, che permette che finisca un programma dal successo clamoroso come "Vieni via con me". Fazio dichiara: "Diciamo che un'altra tv è desiderata da milioni d'italiani. Ma la reazione dell'establishment politico-televisivo è stata tale da farmi pensare che sia troppo presto. La Rai non sopporta che la tv pubblica diventi strumento di un vero dibattito sociale, culturale. (ma non lo dice il termine stesso, tv pubblica?? n.d.a.) L'hanno permesso perché non se n'erano accorti, non se l'aspettavano."

Perfino Vespa stava passando al contrattacco, non esiste che Saviano faccia più ascolti del Grande Fratello, non esiste che qualcuno si possa svegliare dal torpore dei reality e dai criminologi ai talk show. Proprio queste trasmissioni ora non sanno come dividersi... il Rocky Horror Picture Show di Avetrana sta per essere soppiantato dalla scomparsa di Yara a Bergamo. Chissà se arriveremo mai a sentire la famiglia di Sarah Scazzi dire "ci stanno rubando la scena".
Panico tra i programmi del pomeriggio della Rai, che non hanno più inviati.



A parte questo tutto a posto, insomma. Aspettiamo con fiducia la sfiducia e preghiamo che non ci vogliano altri 20 anni per sistemare quello che è stato distrutto in questi ultimi.

sabato 20 novembre 2010

Capire cos'è Critical Mass.

E' una cosa facile: Non ci sono delle "regole" perchè non ci sono capi, ma ci sono delle "linee guida" da seguire. Grazie a queste, in 18 anni, le masse critiche di tutto il mondo hanno portato in giro per le città il concetto di uso della bici al posto dell'auto, che nei centri urbani perde su tutti i campi, da quello ecologico a quello economico.
Da qualche anno, in Italia, le testate giornalistiche si stanno accorgendo di questa grande iniziativa e hanno cominciato a parlarne. A Catania, quelli della critical mass sono già stati intervistati, oltre che da svariate riviste, anche da Telecolor, un paio di anni fa, e ultimanente anche da Antenna Sicilia. Questo il loro servizio, andato in onda su "Salastampa".




Sono aperte le scommesse se davvero Umberto e la sua valletta (di cui non ricordo il nome) pareciperanno davvero in bici. Ironie a parte e senza nulla togliere alla loro professionalità, l'espressione dei due conducenti alla fine del servizio è la stessa, UGUALE a quella che molti fanno quando gli si propone qualcosa di normalissimo come girare in bicicletta, soli o con la critical mass: quella sorpresa incredulità tipica di chi ha visto gli alieni.
Prima ancora di far capire alla persone quanto la bici sia perfetta per la città, bisognerebbe far entrare nella loro testa, che andare a lavoro, uscire la sera, andare a fare la spesa, e tutto sui pedali, non è una cosa discriminante. Anzi. Riempie le coscienze, non svuota i portafogli, svuota le pance dai grassi... ma vallo a dire a quelli che vanno in palestra... e ci vanno in auto... e
A FARE SPINNING!

Quindi, capire i perchè di una manifestazione come la Critical Mass è importante, anche per quelli che non partecipano o per quelli che, per una volta sono "rallentati" da uno sciame pulito di bici e non da centinaia di auto strombazzanti.
Quando poi succede che ne parlino anche i media, far passare questo messaggio diventa una responsabilità maggiore, perchè questo si espande ancor più in alto delle strade...
Tempo fà, in occasione del flash mob di Catania, sul "La Sicilia" c'era un'articolo dedicato, che iniziava così: "Il flash-mob, detto anche critical mass...".
La CM e il Flash Mob in comune non hanno proprio niente. E' sbagliato scrivere/dire che la CM abbia organizzato il Flash Mob a Catania (o viceversa), come lo è anche pensare di poter fondere le due cose insieme. Persino gli scopi di queste due manifestazioni sono diversi.


Per chi volesse pedalare, in allegria e in sicurezza nella massa critica di catania, l'appuntamento è alle 21.30 ogni mercoledì sera. Estate e inverno.

lunedì 8 novembre 2010

Concerto Gigi D'Alessio: Le interviste possibili.



Come promesso ai lettori, ecco le interviste realizzate in occasione del concerto di Gigi D'Alessio, che il "sindaco" di Catania e Xfactor LaRussa hanno portato in piazza università per concludere i festeggiamenti per le ForSe Armate e per i 150° della pseudo Unità d'Italia.

Come potrete vedere e sentire, si capisce perchè sia stato chiamato proprio lui. C'erano 3 dico TRE maxischermi oltre la piazza dove si teneva il live, e almeno 7mila persone.
La cosa più sconcertante è che oltre i classici "tipi da gigggi d'alessio" c'erano anche dei "normali". E mentre i miei timpani compilavano il foglio di via, e mi si riproponeva il pranzo di natale dell'85, proseguivano le mie interviste nel deserto della cultura musicale, politica, sociale.

All'inizio del concerto, DueSicilie D'alessio ha ricordato dell'Unità D'Italia, con Garibaldi che, parole SUE, parti' DALLA SICILIA, quando invece tutti sanno che partì da Quarto.
Ma questi qua dicono che in Italia va tutto bene, vagli a spiegare di Quarto...

lunedì 1 novembre 2010

Perplessità.

4 Novembre, festa delle forze armate e dell'unità d'Italia.
Paciosità LaRussa ha annunciato il programma delle celebrazioni, che avverranno in 23 città Italiane: A Roma ci sarà un grande concerto in Piazza del Popolo, con la Fanfara dei Bersaglieri e il passaggio delle Frecce Tricolori, a Torino il concerto della Banda dei Carabinieri, Bologna la Banda della Marina Militare, a Caserta la Banda dell’Esercito, a L’Aquila ci sarà la Banda dei Granatieri di Sardegna, e a Catania??

GIGI D'ALESSIO IN CONCERTO, a piazza università. Ora, tralasciando il fatto che istruzione=Gigi D’Alessio non è proprio un binomio possibile, e ammesso e non concesso che c'entri qualcosa già solo con la musica, mi spiegate CHE C'ENTRA CON LA GIORNATA DELLE FORZE ARMATE e/o DELL'UNITA' D'ITALIA??
Evidentemente i concetti che una volta hanno mosso il Risorgimento, e che sono assolutamente sconosciuti ai nostri "politici", sono ben diversi da quelli che ora uniscono il popolo italiano: ignoranza, camorra (crimalità in generale), arretratezza.

Lo andrò a scoprire sul posto, e gli "aficionados" già possono immaginare di cosa sto parlando.
A presto!

giovedì 28 ottobre 2010

"DATA: 27 OTTOBRE 2010"...

Ci sono pochi film che, pur non essendo kolossal, pur non avendo grandi storie alle spalle, riescono a imprimersi nella memoria degli spettatori in modo indelebile. Uno di questi è Ritorno al Futuro, film del 1986 che a distanza di 25 anni, riempie ancora le sale cinematografiche.
Quelle di tutto il mondo che hanno ri-ospitato il film, in versione rimasterizzata in digitale 2k e audio 5.1, ieri 27 ottobre, erano gremite. Il film in alta definizione è qualcosa di spettacolare, e si notano particolari che mai avrei potuto notare nella versione "normale".
E tra i fans non potevo non mancare.



E' interessante vedere come ci siano delle storie che non invecchiano mai, dei registi, che insieme ad artisti del cinema, tra cui anche gli attori stessi del film, riescono a far sognare generazioni di spettatori. Chi non vorrebbe essere amico di un inventore come Emmett Brown? Chi non vorrebbe avere la possibilità di andare indietro o avanti nel tempo? Chi non vorrebbe vedere Hill Valley? (che per la cronaca, è una città inventata per l'occasione)...
Ma sopratutto chi non vorrebbe avere una DeLorean?
Beh, questo non è un sogno del tutto irrealizzabile, infatti il 25 Ottobre è partita da piazza Duca d'Aosta a Milano la mitica Delorean DMC-12, e dopo aver fatto tappa in altre città italiane, oggi 28 ottobre alle 16:30, al Comune di Roma, i fans ed i passanti potranno essere immortalati in una foto ricordo accanto al famoso Emmett 'Doc' Brown e ovviamente alla DeLorean. Questo spettacolare tour è nato dall'iniziativa di Wired Italia, Enel ed eCars-Now, che l'hanno convertita in un'auto elettrica, per dimostrare come già da oggi sia possibile viaggiare sulle auto, è il caso di dirlo, del futuro...
Peccato che sopratutto in Italia, per quanto si professi il "progresso", siamo ancora nel 1955...

Ma torniamo al film e al suo 25° anniversario: a New York c'è stata una grandiosa première con tutto il cast, dal primo all'ultimo dei componenti, c'era anche Michael J. Fox, presente nonostante la sua gravissima malattia, e Cristopher Lloyd, che dall'alto dei suoi 72 anni, si è presentato per i suoi fans. Lo rivedremo nel film Piranha 3D.
E c'era anche Huey Lewis, autore dei brani "Power Of Love" e "Back In Time", che balzarono in testa alle classifiche del 1985, già il giorno dopo l'uscita del film, e consacrarono gli "Huey Lewis and the news" come una delle band simbolo della new wave statunitense.
Sarebbe stato bello esserci... grande Giove.

martedì 19 ottobre 2010

Waiting for...

...a MASS.
Aspettando una massa, non quella di Ministronzi della "repubblica" attesa oggi alle Ciminiere, ma una massa convinta, partecipata e attiva di persone che vogliono cambiare le cose. Persone, e non ideologie politiche.
Troppe bandiere rosse danno modo al nano sopraelevato di inveire ancora di più contro qualcosa che in Italia non esiste più, alla fine... Quando si va a manifestare contro chi oggettivamente rovina questo Paese, ci si dovrebbe andare con un solo colore, il grigio delle nostre vite. Protestando come persone, alle quali è stata tolta ogni libertà.

Insomma, l'annunciata manifestazione di oggi contro Manualità Berlusconi & Co. è stata un fiasco totale. Il "premier" neanche c'era, e alle Ciminiere, dalle 9 di mattina alle 14, non è uscito o entrato praticamente nessuno. Forse solo Brunetta, ma tra tutte quelle auto blu pargheggiate davanti a noi, vallo a vedere...
L'unico a farsi vedere a un certo punto è stato il "sindaco" di Catania Raffaele Tornaindietro Stancanelli, accompagnato dalle solite frasi d'amore ma niente più.
Su facebook l'evento era già fissato da giorni, e tutti quei partecipanti?? Dov'erano? La digos non ha fatto altro che attendere che piano piano ci stancassimo e tornassimo tutti a casa. E così è stato, hanno vinto loro. Tattica attendista, complimenti.
Ma non ci vuole molto, in Italia abbiamo ancora molto da imparare su come si protesta davvero. Altro che guerra civile, qui non siamo pronti neanche per una partita a risiko. Ma non è colpa nostra, quando non c'è neanche la libertà di prendere un giorno di ferie per andare a manifestare: "quei 25 miseri euro servono, e non posso certo perderli per una manifestazione che non cambierà le cose." E' anche con questo tipo di mentalità che "loro" hanno quasi sempre vinto. Ma queste mie parole non devono essere un disincetivo a scendere in piazza, anzi, è come sempre ho fatto in questo blog, un invito a scrollarsi la rassegnazione di dosso e a manifestare sul serio. Abbattere il sistema nel senso fisico del termine, e poi, arrestateci tutti. E' sempre meglio essere stati in 800 che nessuno, ma fossimo stati anche 3000 oggi, sai che casino.

Non è bello vedere i miliziani che sorridendo tra loro , guardano una folla disperdesi mestamente. Purtroppo non c'era neanche il "popolo" del... Popolo delle Libertà. Sarebbe stato interessante. Che stupido, dimenticavo che loro stavano lavorando, mentre noi eravamo là a fare un cazzo.

domenica 17 ottobre 2010

EPIC FALL



No, non è un errore, è proprio un AUTUNNO EPICO.
'cca miseria è dal primo luglio che non scrivo. E calcolando che non ero in Cile, che non ero a Villa Certosa, che non ho seguito il tour di "Velone"... avete ben capito che semplicemente non ho fatto un beneamato. Non sono neanche passato a Facebook, che purtroppo ha di fatto dato una botta a tutti i forum e i blog, e non sono neanche morto.
Qualcuno forse ha potuto anche pensare che finalmente ho preso il coraggio a due mani e sono fuggito dall'Italia, ma sbaglierebbe: quello non era il coraggio, e visto l'umore non sono servite neanche due mani.
I più arguti avranno colto la "citazione", ma se l'ha fatto anche Luttazzi... il cui vero e proprio FAIL è stato quello di far censurare su youtube tutti i video che parlavano dei suoi plagi.

Potrei parlare dei posti in cui sono stato, dei concerti che ho visto, dei libri che ho comprato e non ho letto, della gente che ho incontrato, del mio lavoro... ma è domenica pomeriggio, il momento della settimana che sta a parimerito con lunedì mattina per "momenti da suicidio della settimana".
Il vero suicidio a cui invece assistiamo giorno per giorno è quello degli Italiani. Alcuni lo fanno partendo e morendo per guerre di altre nazioni, "volontari" obbligati a esserlo dalla mancanza di lavoro, altri lo fanno in cabina elettorale, altri ancora lo fanno continuando a guardare la televisione.

Lo ammetto. Di tutte le cose avvenute in questi mesi, e da scrivere c'è ne stava, ciò che ha fatto traboccare la tazza (quella piena di cioccolata... cioè TIPO cioccolata) è stato sentire che lunedì 18 ottobre 2010 ripartirà il GRANDE FRATELLO.
Anticipazioni: tra i "rinchiusi" ci sarà un Gigolò, cassaintegrato che dal rimboccarsi le maniche in fabbrica, ha deciso di rimboccarsi i goldoni. Ha fatto bene, è un po' come la carriera del parlamentare, se escludiamo le precauzioni. Poi ci sarà anche il figlio di un camorrista, che pensate, non dirige nessun quotidiano o televisione. Su di lui hanno detto: "Forse la trasmissione sarà un'occasione di riscatto, e comunque non pensiamo che le colpe dei padri debbano ricadere sui figli...".
Parole della Marcuzzi o di Bobo, Piersilvio e Renzo?

La prima puntata sarà aperta con un ricordo al compianto Pietro Taricone, e sarà condotta dal BIFIDUS ACTIREGULARIS in persona.



A proposito di stimoli intestinali, visti i mondiali in Sudafrica? Sapete chi ha vinto veramente? SHAKIRA, accompagnata da un indigeno del luogo col bongo sotto la mano... o la testa di Chiellini, credo.
"Fondamentalmente agli americani non interessano i mondiali di calcio..."
, e infatti Presenza Obama interessava avere la testa del padrone della BP, che in onore del Presidente, ha "abbronzato" tutto il golfo del Messico. Barack non ha capito il messaggio, al contrario del nostro "governo", che non stringe amicizia non con quei comunisti degli Americani, ma con gente simpatica come Putin, come il presidente della Turchia, dell'Egitto e come Quechua Gheddafi. E per magia, la BP trivellerà a solo 500Km dalle coste Siciliane.
Per evitare scompensi ecologici, nel resto d'Italia verranno costruite centrali nucleari. E la Costituzione gode. Passività Napolitano invita, precisa, richiama, proclama, declama, media. Il Re Federico II di Svevia avrebbe avuto un'idea migliore: ammazzarli.
Monarchia o (questa) Repubblica?



Paradossi a parte, come potete vedere, in questi mesi sono stato sempre qui, ad aspettare sul bordo del fiume. Cadaveri ne sono passati, ma non erano quelli giusti.
Al che, approfittando della visita del Papa a Palermo (PAPA-PA) sono andato lì, tra un fedele con il crocifisso e un poliziotto col manganello, che comunque è tipo croce, e ho porto un fiore a Ratzinger.
-Ke pel fiorre, ORCHIDEA?!?
E il resto è storia. Anzi storiella, come quella del già citato Cile, dove 33 minatori comunisti, giocavano a fare il grande fratello. E se questo fosse successo in Italia? Molto semplice.

1° giorno: tutti uniti per salvare i minatori, diretta tv 24h, Bertolaso sul posto.
2° giorno: da Bruno Vespa plastico della miniera, con barbara palombelli, belen e Lele Mora.
3° giorno: prime... difficoltà, ricerca dei colpevoli e delle responsabilità: BERLUSCONI: colpa dei comunisti; DI PIETRO: colpa del conflitto d'interessi; BERSANI: ... ma cosa ... è successo?? BOSSI: sono tutti terroni, lasciateli la'; CAPEZZONE: non è una tragedia è una grande opportunità ed è merito di questo governo e di questo premier; FINI: mio cognato non c'entra.
4° giorno: TOTTI: dedicherò un gol a tutti i minatori.
5° giorno IL PAPA: faciamo prekiera a i minatori ke in qvesti ciorni zono vicini al tiavolo!!
6° giorno: cala l'audience, una finestra in Chi l'ha visto e da Barbara d'urso che intervista i figli dei minatori: "dimmi, ti manca papà?'"
dal 7° all 30esimo giorno falliscono tutti i tentativi di Bertolaso, che viene nominato così capo mondiale della protezione civile. Dopo un mese, i minatori escono per fatti loro dalla miniera, scavando con le mani. Un anno dopo, i 33 minatori, già licenziati, vengono incriminati per danneggiamento del sito minerario. Ma è successo in Cile.... ci siamo salvati!!!

E ora, che dire, anche il blog ha ripreso a funzionare, cercando di stringere i denti e non parlare sempre del mare di sterco che ci circonda. Vi lascio con il video del mio viaggio in Norvegia, in agosto. Qui invece trovate le foto. Consiglio a tutti di andarci una volta, così, giusto per vedere che è facilissimo mandare affanculo, pizza, mandolino e mamma.


giovedì 1 luglio 2010

SVEGLIA CATANIA!



Mentre si sta per concludere la manifestazione a Roma contro la "legge bavaglio", che impedirà a me come tanti altri blogger di pubblicare articoli o video di inchesta, e quindi di fatto staccherà la spina alla vera informazione che purtroppo non è quella che viene dai tg nazionali, a Catania si teneva un altro evento. Una Manifestazione organizzata in poco più di 8 ore, che grazie a internet, ha raccolto migliaia di partecipanti, oggi in Piazza Dante alle 20.30.

Tutte le persone intervenute in piazza, come me, erano mosse dalla forte rabbia. Rabbia perchè Catania sta lentamente tornando ai "coprifuochi" degli anni 80, ai 100 omicidi l'anno, agli innocenti coinvolti in sparatorie in pieno centro, a poca distanza da una caserma dei Carabinieri e da una Facoltà Universitaria.
Oggi una studentessa, che si trovava a passare in zona, è rimasta coinvolta in una sparatoria tra clan mafiosi. Laura Salafia adesso ha un proiettile a pochi millimetri dal midollo spinale e lotta tra la vita e la morte: esattamente lo stato in cui si trova Catania, che dopo i fasti degli anni 90, che la vedevano protagonista tra tutte le città italiane per bellezza, cultura e sicurezza, da 10 anni a questa parte ha subito un tracollo della vivibilità, trasformandosi da "Milano del Sud" a "Napoli 2", come ho già detto in tante altre occasioni, e con tutto il rispetto per il capoluogo partenopeo, ovviamente.
Ma i fatti sono purtroppo questi. Ecco gli interessantissimi interventi filmati durante la manifestazione.



A Piazza Dante c'era un megafono libero aperto a tutti. Spesso si è toccato l'argomento politica (inevitabile perchè oggettivamente coinvolta), ma le 3000 persone presenti non erano quelle giuste con cui parlare di chi sarebbe stato meglio non votare in passato. Questi discorsi bisognava e bisognerebbe farli proprio a pochi metri dal Sagrato della Chiesa di S.Nicolò, in piazzetta, o nei meandri di San Cristoforo, o ancora alla gente di Librino (50.000 persone e 30.000 votanti), a tutti quelli che durante le elezioni si sono prostituiti per finte promesse di lavoro e buste della spesa da Partiti che non hanno fatto altro che fomentare in loro la già innata aspirazione all'illegalità, spesso impunita, in Italia.
Era LA' che si dovevano distribuire volantini, manifestare parlando di chi ci ha portato a tutto questo, ISTRUENDO questa gente a guardare più in là del loro quartiere senza restare tra lo spaccio, la delinquenza e il fanatismo di ultras e devoti di S.Agata.

Noli offendere patriam Agathae, appunto, questa è la scritta che campeggia nel Duomo di Catania, città già abbastanza OFFESA da questa gente, da presidenti corrotti e sindaci puttanieri. E proprio come la peggiore delle meretrici, Catania è stata VIOLENTATA, o almeno, questo è sicuramente successo alla parte sana della città: dallo scempio di Piazza Europa allo sgombero (a suon di manganellate) dei Centri Sociali come l'Experia, che con tanti sforzi e senza aiuti esterni stava piano piano instillando i concetti di legalità e rispetto verso il prossimo in un quartiere come quello di Via Plebiscito. La polizia manganellava loro, mentre accanto, l'illegalità dominava sovrana e indisturbata.
Per la cronaca, sempre oggi sono avvenute altre DUE sparatorie: una in Corso Indipendenza davanti a un Panificio, e che ha visto coinvolto un ragazzo di 28 anni, Giuseppe Calanna. L'altra a Motta S. Anastasia, dove stavolta un 27enne, Filippo Santamaria, è stato colpito da diversi colpi di pistola, ancora non se ne conosce il movente.

Stasera, in piazza, c'erano tante telecamere, anche di famose emittenti locali. Hanno intervistato gente prima che iniziasse il dibattito pubblico, dove, come vedete nel video, è stato detto molto. Secondo voi, domani i Catanesi che tipo di servizio vedranno al TG? Una semplice cronaca dell'evento, niente di più.
Non le opinioni VERE su chi ha portato la città allo sfacelo totale, gridate con un megafono che avremmo desiderato così potente da coprire tutta la città.
Che tipo di articoli leggerete sui "giornali" locali?? I giornalisti scriveranno tutto ciò che hanno sentito?

Basta solo una cosa a far riflettere: repubblica.it ha parlato della sparatoria in piazza dante, sulla pagina di PALERMO.repubblica.it.
Provate a digitare CATANIA.repubblica.it.
La manifestazione a roma contro i bavaglio si sta per concludere. E tra quelli "imposti" e quelli della gente che si spaventa e lascia che queste cose accadano ancora, noi di bavagli ne abbiamo già troppi.

giovedì 10 giugno 2010

A un passo dalla guerra civile.

Ma analizziamo prima le due parole:
Guerra, rivolta, rivoluzione: l'italiano è stanco, e anche se a sentire certe cose ci metterebbe un attimo a far saltare le teste a tutti, l'italiano preferisce starsene comodo a casa, guardare quei 4 sfigati che al posto suo vanno a manifestare, e via. Questo è quello che molti italiani si sono dimostrati essere.
Seconda parola, civile: un termine che non riguarda la nostra "nazione", dove di civile c'è rimasto ben poco, soprattutto dopo 15 anni di malgoverno che hanno portato ignoranza tra la gente e povertà. Non mi ricordo chi, probabilmente Roosevelt, disse che "La fame,la disoccupazione e l'ignoranza sono le fondamenta della dittatura".



Oggi, giovedì 10 giugno 2010, si conclude l'ennesima brutta pagina della nostra "democrazia". In un'Aula deserta, il presidente del Senato Schifani ha annunciato i risultati del voto di fiducia sulle intercettazioni: presenti 189, favorevoli 164, contrari 25, astenuti 0. Il Senato approva. I senatori del Pd meno L non hanno partecipato alla votazione, e questo è in sintesi quello che succede adesso:
  • I 75 giorni. Terminato il periodo di durata massima delle intercettazioni telefoniche, il pm potra' chiedere una proroga di tre giorni in tre giorni se dovesse avvertire il rischio che si stia per compiere un nuovo reato o se si tratti di una prova fondamentale
  • Ascolti ambientali. Viene fissato in 3 giorni (prorogabili di tre in tre) la durata delle intercettazioni ambientali.
  • Multe per gli editori. Nel testo restano le pene per gli editori, che possono pagare ammende fino a oltre 450 mila euro nel caso pubblichino intercettazioni espunte dal processo o giudicate irrilevanti per il procedimento.
  • Per quanto riguarda la cosiddetta ''norma transitoria'', una volta approvato il disegno di legge entreranno in vigore le sanzioni per giornalisti ed editori.
  • Giudice collegiale. Ci sara' invece un anno di tempo per applicare la norma che prevede il semaforo verde per le intercettazioni da parte del giudice collegiale e non piu' del Gip.
  • Inchieste in corso. Le nuove norme, infine, non saranno applicate alle inchieste in corso.
Solo il "presidente" della "repubblica" ci può salvare, non firmando la legge e dimostrandosi DEGNO DI QUESTA CARICA, insomma il contrario di quello che ha fatto fin'ora, rilasciando solo dichiarazioni ammonitive, ma non facendo mai niente di concreto per salvare quello che rimaneva della SUA Nazione.



Da repubblica:
Il governare e il fare le leggi "visto da dentro è un inferno", afferma il premier parlando all'assemblea di Confartigianato: "Non è che manchino le intenzioni o buoni progetti, ma è l'architettura istituzionale che rende difficilissimo trasformare progetti in leggi concrete".

Immediata la replica del segretario Pd Pierluigi Bersani, intervistato in diretta a Repubblica Tv : "Berlusconi ha giurato sulla Costituzione", ricorda Bersani, che al premier dice: "Se non ti piace, te ne vai a casa". Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, evoca il fascismo: "Solo nei modelli fascisti si può fare a meno delle regole costituzionali e del Parlamento".

Internet si è completamente coalizzata contro questa ulteriore manomissione della Costituzione da parte del PDL, senza articolo 21, è dittatura. La protesta dei post-it ne è un esempio:



Scendere in piazza, SAPERE il perchè lo si deve fare, avere un'informazione che ci faccia capire il perchè il paese và a puttane, non è cosa nostra. E il termine non è del tutto inappropriato.
"L'alba dei funerali dello Stato"...

lunedì 31 maggio 2010

Ciemmona 2010: commenti, foto e video della 7° CM interplanetaria!

Sono appena tornato da una delle più belle Ciemmone, a mio parere, fatte fin'ora. Un numero di biciclette quasi ESAGERATO (ma le bici non saranno mai "troppe") per un infinito serpentone colorato, pulito, festante e musicante di quasi 3000 ciclomuniti. Il numero è una mia stima, infatti aspetto fonti più informate...

L'assaggio si è avuto venerdì con la CM locale, ma sabato, giorno della Ciemmona, è stata l'apoteosi. L'ingresso in Piazza S.Giovanni del risciò con in alto "Santa Graziella" è stato spettacolare, come lo erano i malamurga sul risciò musicale, i chopper, le famiglie con i bambini sul seggiolino, le tall bike (bici "a due piani"), i sound system, la bici-bancone del bar, la bici con sedile da teatro, i tandem e tanto altro ancora! Il numero e il sano "rumore" della massa era talmente alto che i vigili da soli non sono riusciti a contenere tutto. A un certo punto a loro supporto sono arrivate quasi tutte le forze dell'ordine possibili, perfino l'antisommossa della Polizia: ovviamente non c'è stato nessun intervento, anzi, paradossalmente le forze dell'ordine ci sono state d'aiuto nel contenere la furia degli autosauri. Ma chi scegle di fare massa critica ogni giorno, usando la bici al posto dell'auto, non dovrà mai preoccuparsi e mai avere paura.
La strada è NOSTRO DIRITTO come lo è degli automobilisti, che come vedrete poi nei video, neanche per un solo giorno all'anno sono disposti a stare in coda per lo spazio di tempo di un paio di semafori, e riflettere guardando una festa ambulante su pedali, una festa PER la bicicletta!



Pagelle Ciemmona 2010.

Organizzazione: voto 10. Roma è la città perfetta per un evento del genere: una città in cui in media ogni abitante ha un'auto, una città in cui si guida senza pensare a pedoni e ciclisti e dove si fa molto poco per il trasporto ecosostenibile, come la bicicletta. Insomma, è lo specchio del 95% delle città italiane, è centrale, ben collegata, ha strade abbastanza larghe da sostenere il passaggio di 3000 biciclette!!
Le ciclofficine Romane, l'Ex Snia soprattutto, come sempre organizza tutto perfettamente, dalla sistemazione, all'accoglienza, al cibo, al campeggio... bravi è dir poco.

Automobilisti: voto 4. Dalle prime ciemmone a cui partecipavo sono leggermente migliorati, ci "sopportano" con più facilità (forse rassegnazione). Non sono mancati anche episodi tragicomici, come anticipato. Alcuni hanno anche insultato le forze dell'ordine (pubblici ufficiali, quindi) perchè bloccavano le auto.

Forze dell'Ordine: voto 7. Sia chiaro, come dice anche il "manifesto" della Critical Mass, che la Massa Critica non è una manifestazione "standard", è solo una passeggiata in bici. Se poi è fatta da 10 o 1000 persone, poco importa. 1000 auto sulla strada è normale, perchè non dovrebberlo essere anche 1000 biciclette?
Quindi, fondamentalmente non abbiamo "bisogno" di guardie e scorte armate, infatti i vigili e gli altri tutori della "legge" sono intervenuti spontaneamente vista l'imponente mole di bici. Tutto ciò ha evitato pesanti scontri con gli autosauri e motosauri, e soprattutto ha tutelato il fluire della massa, bloccando per noi gli incroci.
Certo, tra loro vedevo facce e sentivo commenti che "lasciamo perdere", ma diciamo che anche loro si sono "rassegnati"... e speriamo che prima o poi qualcuno capisca!!

Partecipanti ciemmona: voto 10 e lode. Ragazzi, c'era veramente di tutto. Tutti i tipi di bici possibili e immaginabili, e anche quelle che non ti immagini. Oltre la risaputa genialità e inventiva di quelli delle Ciclofficine romane, c'erano anche i Napoletani vesititi da pulcinella, quelli con caschi fatti di palloncini colorati, tantissimi bambini con le loro biciclettine, e anche una 40ina di francesi venuti apposta (bici al seguito) su un pullman anni 80... davvero dei grandi.
E anche quest'anno la Sicilia ha dato il suo contributo, con circa 20 bikers provenienti dalla trinacria. Bello, bello, bello.

Ecco alcune foto!! Altre foto e video stanno arrivando, tenete d'occhio il blog!!

venerdì 14 maggio 2010

NO alla chiusura di Lingue a Catania!!



Da un po' di giorni l'ex Monastero dei Benedettini, sede della Facoltà di Lingue a Catania, è occupato. La motivazione?
La chiusura e il trasferimento della Facoltà a Ragusa, che aveva già una sede distaccata della stessa. I 6000 studenti che ne fanno parte, si troverebbero "per strada", come i ricercatori, già in tensione per il loro stato di precarietà.
La facoltà è unica nel sud Italia ad avere tutti questi iscritti, e la sua chiusura, porterebbe anche a una grossa penalizzazione di tutti i servizi correlati a questo grande numero di studenti, come bar, affitti, ristoranti, copisterie e quant'altro.

Voglio però aprire una parentesi su quanto altri corsi di laurea siano stati chiusi o in qualche modo penalizzati, e non avendo la mole di iscritti e quindi di protesta su cui può contare Lingue, hanno dovuto subire, nell'ombra, gli effetti di una situazione da molto tempo insostenibile, che patendo dal Ministero della pubblica DISTRUZIONE è arrivata fino a questo punto.
Il corteo di Martedì prossimo dovrà essere anche per tutti "gli altri".



Martedì prossimo, 18 maggio 2010, è previsto un CORTEO DI PROTESTA, con partenza alle 9 da PIAZZA DANTE. Invito tutti a partecipare, anche quelli non di Lingue.

CONTRO LA CHIUSURA DELLA FACOLTÀ DI LINGUE

CONTRO I TAGLI ALL’ISTRUZIONE PUBBLICA

PER I DIRITTI DEGLI STUDENTI E DEI LAVORATORI DELL’UNIVERSITÀ

lunedì 10 maggio 2010

L'Auto permettendo: Report del 9/5/2010.



Gabanelli & Co. si sono superati. La puntata di ieri sera, "L'auto permettendo", è stata semplicemente un capolavoro che DOVREBBE essere trasmesso a rotazione continua, di giorno e di notte.
Scusate, dimenticavo che siamo in Italia.
La puntata è già su youtube e questi sono i video, che non hanno bisogno di commenti. Hanno detto tutto.

Per 50 anni non si è fatto altro che l'uso dell'auto e aiutare le lobby del petrolio: il decentramento delle attività produttive e la riduzione dei costi delle case fuori città ne sono una causa, come lo sono le "invenzioni" quali euro 4, euro 5, FAP, per mandare avanti l'industria automobilistica costringendo all'acquisto di nuove vetture. La gente ci casca, fuorviata da pubblicità da bandire, norme assurde quali ecopass, ed ecco i risultati.



E i comuni (Italiani, sempre) non fanno altro che distruggere le città per creare spazi di parcheggio, che spesso non vengono mai utilizzati perchè ormai l'automobilista tipo non riesce a scrollarsi dalla sua condizione, come il fumatore non riesce a scrollarsi dalla sigaretta per quanto sappia quanto faccia male.
Il fumo passivo delle auto, che non è solo quello emesso dalle marmitte, si traduce in metodi di parcheggio barbari, vigili che non puniscono a dovere (tanto c'è l'ecopass), e il trasporto pubblico assolutamente non efficace per una vivibilità cittadina degna di essere chiamata tale.



E le statistiche a causa e sul traffico sono paurose: più di 500 incidenti al giorno, 8000morti l'anno dovuti al PM10 e incidenza altissima nelle cause di disagio correlato a questo uso smodato delle 4 ruote.



600mila auto blu, 60 automobili ogni 100 abitanti, il 60% delle automobili viaggia con un solo conducente a bordo... punta dell'icerberg di una situazione ben più grave di questa.
E nessuno che pensa o PUO' spostarsi velocemente ed ecologicamente, con la bicicletta o con i trasporti pubblici, come avviene là fuori, nel mondo civilizzato.

FACCIAMO SCHIFO.


lunedì 26 aprile 2010

Decreto/tassa sull'equo compenso: lievitano i prezzi dell'hi-tech.



L'iPod, per dirne uno, passa da 229 a 247 euro, così. Tecnicamente, la tassa sull'equo compenso che rialza i prezzi di tutti i supporti di memorizzazione, è un "risarcimento preventivo" per le possibili violazioni del diritto d’autore dei propietari.
Con un decreto, firmato dal ministro dei Beni culturali o presunto tale, Sandro Rimabaciata Bondi, il 30 dicembre scorso è stato allargato il numero di dispositivi per cui è necessario pagare il compenso per la “copia privata”, finendo per includere ogni oggetto che possieda una memoria. Unico beneficiario, la SIAE, che secondo alcune stime potrebbe ricevere oltre 100 milioni di euro attraverso questa tassa.
Molte associazioni di consumatori hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio, sostenendo l’illegittimità della misura; Altroconsumo ha anche avviato un ricorso all’Unione Europea contro quelli che giudica degli “aiuti di stato”; l’Assinform, associazione dei produttori informatici, ha protestato ufficialmente per bocca del suo presidente; l’Istituto per le politiche dell’Innovazione ha promosso invece una moratoria per chiedere al ministro Bondi di sospendere l’efficacia del provvedimento fino a che i giudici non si saranno pronunciati sulla sua legittimità (è possibile firmare la moratoria a questo link e su Facebook).



Ecco in che modo assurdo si rialzeranno i prezzi.
  • Lettori MP3: fino a + 9,66 euro in base alla memoria;
  • Chiavette USB: fino a 10Cent a gb;
  • HD integrati: 29 euro oltre i 250 gb;
  • HD esterni: 2Cent a gb per un hard disk esterno (un trecento gb aumenta così di 6 euro).

Una vera e propria istigazione a delinquere (se scaricare è reato), che di certo manderà ancor più in crisi il mercato italiano, sapendo che comprando su internet nel resto d'Europa, si risparmierebbe perfino includendo le spese di spedizione.
Insomma, questo "risarcimento preventivo" è come pagare una RC Auto sempre più cara anche senza aver mai fatto incidenti, ma perchè "si potrebbero fare"...
Ops, scusate, questo già succede.
Solo in Italia, ovviamente.

sabato 24 aprile 2010

I SUV uccidono ancora: famiglia distrutta sulla A4.



Dall'ultimo post su un incidente causato da questi inutili fuoristrada cittadini, è passato del tempo. Si saranno ridotte le tragedie provocate da queste macchine per omicidi su 4 ruote? Si sarà forse placata l'eccessiva arroganza che caratterizza il 95% dei possessori di un SUV?
No, semplicemente giornali e tv nazionali, forse per placare le lamentele e rinvigorire il mercato, che si fa pubblicità sugli stessi, hanno pensato bene di limitare gli articoli riguardanti incidenti, come quello avvenuto oggi alle 3 di notte sull'A4, che ovviamente non poteva passare inosservato...
Un SUV guidato da un 30enne Milanese in stato di ebbrezza di cui purtroppo non si sa il nome ha tamponato a folle velocità una Renault Clio sulla quale viaggiavano Alessio Peci, 34 anni, e sua moglie Silvia Marx di 32 anni: auto accartocciata, loro morti sul colpo. E' morto oggi (25 aprile) anche il loro bambino di 18 mesi, che già versava in gravissime condizioni.
Se contro di loro, alla stessa velocità, avesse sbattuto una qualsiasi altra autovettura che non fosse un suv, non sarebbe di certo finita così.
Questa è foto della Clio distrutta dal SUV.

Notate come la parte posteriore e il lunotto sia completamente rialzato. L'eccessiva massa e altezza di questi mega fuoristrada, come già spiegato da legambiente in un suo rapporto in proposito, e come detto in tanti articoli sul blog, oltre a impegare ingenti quantità di carburante per essere spostata, nonostante i sistemi elettronici ha grossissime difficoltà di frenata e controllo, e scagliata contro un'auto normale, genera impatti violentissimi.

Ricerche condotte dalla IIHS (Insurance Institute for Highway Safety), hanno dimostrato che nel caso di scontri laterali tra un SUV e un'auto normale le possibilità di avere un morto sono 5,6 volte superiori che non negli scontri tra due auto normali. Alto il pericolo anche nel caso di scontri frontali: l'altezza e la massa del SUV innescano l'effetto schiacciasassi, il SUV monta sul cofano dell'auto normale, schiacciandolo ed entrando con il muso nel parabrezza. Nel 56.3% degli incidenti mortali che coinvolgono un auto normale e un SUV, il morto era a bordo dell'auto normale, mentre solo nel 17,6% dei casi era a bordo del SUV, sono vivi, ma assassini, ricordiamolo sempre.
Il problema della scarsa sicurezza verso terzi è aggravato spesso dalla presenza delle cosiddette bull bars, i paraurti sporgenti e rafforzati che rendono ancora più disastrosi gli impatti. Già nel 2001 una direttiva del Consiglio Europeo (26/11/2001) imponeva di vietare questi paraurti, ma per il momento solo la Danimarca l'ha recepita. Un altro problema è quello della scarsa visibilità rispetto quello che succede in basso: passanti e soprattutto bambini rischiano di rimanere fuori dal campo visivo del guidatore di SUV.

L'incidente di stanotte non ha coinvolto solo la Clio, ma anche altre 4 vetture: bilancio, 13 feriti, 2 morti, un bambino in fin di vita, un PLURIOMICIDA vivo ma con davanti una vita che non ha più senso. Già il 90% di quelli che acquistano un SUV non danno molto senso nè alla loro vita, nè a quella degli altri, figurarsi l'ennesimo che certo della (finta) sicurezza del suo mezzo, pensa di poter fare quello che vuole...
E mentre i comuni continuano a voltarsi dall'altra parte, non si vedono più auto normali: o SUV, o microcar. Due estremi dell'industria automobilistica, entrambi ESTREMAMENTE pericolosi, entrambi compratissimi, entrambi usati malissimo, entrambi da eliminare.

mercoledì 21 aprile 2010

Buon Compleanno al Killer Roma.

Non c'entra il calcio, non c'entra la criminalità.
Anzi forse l'ultima sì. Mentre Roma compie 2.673 anni, c'è chi a causa del traffico capitolino (la più alta concentrazione di auto/abitante in Europa) muore.
Di traffico si muore, è il nome di un blog creato da alcune persone stufe (come lo dovremmo essere tutti) dello strapotere delle auto nei centri urbani, che spesso diventano delle armi di distruzione di massa su 4 ruote, soprattutto nelle mani degli autosauri più intolleranti, che non riconoscono altro mezzo di locomozione se non la loro macchina, quelli che stanno in silenzio nel traffico ma si spazientiscono quando a farli rallentare un pò è una bici, o un pedone che attraversa la strada anche sulle strisce. Parola che spesso i sudditi dell'automobile associano ad altre pratiche.
Proprio il mio ultimo post parlava di un gruppo aperto su facebook (poi chiuso) che istigava all'uccisione dei ciclisti. I commenti, che ho riportato nell'articolo, parlano da soli.

Questa campagna di avvertimento per i turisti che si accingono a visitare la Capitale, mi trova molto d'accordo. Uno dei modi per far capire che noi non stiamo più bene in Italia, è bloccare i turisti, fermarli, spaventarli ancora prima che si spaventino sul campo, nelle nostre schifose città, tornando impauriti come mai nei loro paesi natali, dopo una vacanza all'inferno.
Un inferno di killer in auto e non, dove tutti guardano impassibili come se questo caos fosse normale.

A Roma si contano vittime almeno ogni mese: chi viene ucciso mentre è a piedi, chi mentre è in bicicletta. Se tv e giornali continueranno a dare queste notizie, senza però far vedere l'altra faccia della medaglia, nelle ignoranti menti del popolino verrà disincentivato l'uso della bici e per contro, incoraggiato quello della "più sicura" automobile.
L'altra faccia della medaglia è che comunque spostarsi in bicicletta nelle città, vince su qualsiasi mezzo di trasporto, e che le vittime su due ruote e pedali sono molte meno di quelle nelle auto. Si ammazzassero da soli, gli automobilisti!! Non gli basta, vogliono tutto lo spazio possibile per sfrecciare a 1,430 € al litro, mentre in Via dei fori imperiali (pieno centro romano) si sfiorano i 110 km/h.

Rock(S)politik with...

USA LA BICI

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