Visualizzazione post con etichetta università. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta università. Mostra tutti i post

giovedì 1 luglio 2010

SVEGLIA CATANIA!



Mentre si sta per concludere la manifestazione a Roma contro la "legge bavaglio", che impedirà a me come tanti altri blogger di pubblicare articoli o video di inchesta, e quindi di fatto staccherà la spina alla vera informazione che purtroppo non è quella che viene dai tg nazionali, a Catania si teneva un altro evento. Una Manifestazione organizzata in poco più di 8 ore, che grazie a internet, ha raccolto migliaia di partecipanti, oggi in Piazza Dante alle 20.30.

Tutte le persone intervenute in piazza, come me, erano mosse dalla forte rabbia. Rabbia perchè Catania sta lentamente tornando ai "coprifuochi" degli anni 80, ai 100 omicidi l'anno, agli innocenti coinvolti in sparatorie in pieno centro, a poca distanza da una caserma dei Carabinieri e da una Facoltà Universitaria.
Oggi una studentessa, che si trovava a passare in zona, è rimasta coinvolta in una sparatoria tra clan mafiosi. Laura Salafia adesso ha un proiettile a pochi millimetri dal midollo spinale e lotta tra la vita e la morte: esattamente lo stato in cui si trova Catania, che dopo i fasti degli anni 90, che la vedevano protagonista tra tutte le città italiane per bellezza, cultura e sicurezza, da 10 anni a questa parte ha subito un tracollo della vivibilità, trasformandosi da "Milano del Sud" a "Napoli 2", come ho già detto in tante altre occasioni, e con tutto il rispetto per il capoluogo partenopeo, ovviamente.
Ma i fatti sono purtroppo questi. Ecco gli interessantissimi interventi filmati durante la manifestazione.



A Piazza Dante c'era un megafono libero aperto a tutti. Spesso si è toccato l'argomento politica (inevitabile perchè oggettivamente coinvolta), ma le 3000 persone presenti non erano quelle giuste con cui parlare di chi sarebbe stato meglio non votare in passato. Questi discorsi bisognava e bisognerebbe farli proprio a pochi metri dal Sagrato della Chiesa di S.Nicolò, in piazzetta, o nei meandri di San Cristoforo, o ancora alla gente di Librino (50.000 persone e 30.000 votanti), a tutti quelli che durante le elezioni si sono prostituiti per finte promesse di lavoro e buste della spesa da Partiti che non hanno fatto altro che fomentare in loro la già innata aspirazione all'illegalità, spesso impunita, in Italia.
Era LA' che si dovevano distribuire volantini, manifestare parlando di chi ci ha portato a tutto questo, ISTRUENDO questa gente a guardare più in là del loro quartiere senza restare tra lo spaccio, la delinquenza e il fanatismo di ultras e devoti di S.Agata.

Noli offendere patriam Agathae, appunto, questa è la scritta che campeggia nel Duomo di Catania, città già abbastanza OFFESA da questa gente, da presidenti corrotti e sindaci puttanieri. E proprio come la peggiore delle meretrici, Catania è stata VIOLENTATA, o almeno, questo è sicuramente successo alla parte sana della città: dallo scempio di Piazza Europa allo sgombero (a suon di manganellate) dei Centri Sociali come l'Experia, che con tanti sforzi e senza aiuti esterni stava piano piano instillando i concetti di legalità e rispetto verso il prossimo in un quartiere come quello di Via Plebiscito. La polizia manganellava loro, mentre accanto, l'illegalità dominava sovrana e indisturbata.
Per la cronaca, sempre oggi sono avvenute altre DUE sparatorie: una in Corso Indipendenza davanti a un Panificio, e che ha visto coinvolto un ragazzo di 28 anni, Giuseppe Calanna. L'altra a Motta S. Anastasia, dove stavolta un 27enne, Filippo Santamaria, è stato colpito da diversi colpi di pistola, ancora non se ne conosce il movente.

Stasera, in piazza, c'erano tante telecamere, anche di famose emittenti locali. Hanno intervistato gente prima che iniziasse il dibattito pubblico, dove, come vedete nel video, è stato detto molto. Secondo voi, domani i Catanesi che tipo di servizio vedranno al TG? Una semplice cronaca dell'evento, niente di più.
Non le opinioni VERE su chi ha portato la città allo sfacelo totale, gridate con un megafono che avremmo desiderato così potente da coprire tutta la città.
Che tipo di articoli leggerete sui "giornali" locali?? I giornalisti scriveranno tutto ciò che hanno sentito?

Basta solo una cosa a far riflettere: repubblica.it ha parlato della sparatoria in piazza dante, sulla pagina di PALERMO.repubblica.it.
Provate a digitare CATANIA.repubblica.it.
La manifestazione a roma contro i bavaglio si sta per concludere. E tra quelli "imposti" e quelli della gente che si spaventa e lascia che queste cose accadano ancora, noi di bavagli ne abbiamo già troppi.

venerdì 14 maggio 2010

NO alla chiusura di Lingue a Catania!!



Da un po' di giorni l'ex Monastero dei Benedettini, sede della Facoltà di Lingue a Catania, è occupato. La motivazione?
La chiusura e il trasferimento della Facoltà a Ragusa, che aveva già una sede distaccata della stessa. I 6000 studenti che ne fanno parte, si troverebbero "per strada", come i ricercatori, già in tensione per il loro stato di precarietà.
La facoltà è unica nel sud Italia ad avere tutti questi iscritti, e la sua chiusura, porterebbe anche a una grossa penalizzazione di tutti i servizi correlati a questo grande numero di studenti, come bar, affitti, ristoranti, copisterie e quant'altro.

Voglio però aprire una parentesi su quanto altri corsi di laurea siano stati chiusi o in qualche modo penalizzati, e non avendo la mole di iscritti e quindi di protesta su cui può contare Lingue, hanno dovuto subire, nell'ombra, gli effetti di una situazione da molto tempo insostenibile, che patendo dal Ministero della pubblica DISTRUZIONE è arrivata fino a questo punto.
Il corteo di Martedì prossimo dovrà essere anche per tutti "gli altri".



Martedì prossimo, 18 maggio 2010, è previsto un CORTEO DI PROTESTA, con partenza alle 9 da PIAZZA DANTE. Invito tutti a partecipare, anche quelli non di Lingue.

CONTRO LA CHIUSURA DELLA FACOLTÀ DI LINGUE

CONTRO I TAGLI ALL’ISTRUZIONE PUBBLICA

PER I DIRITTI DEGLI STUDENTI E DEI LAVORATORI DELL’UNIVERSITÀ

sabato 18 luglio 2009

Voto di Laurea a rischio all'Università di Catania.

Ennesima perla del Rettorato dell'Università di Catania: dopo il caso Ragusa, eccone un altro forse anche peggiore. Il voto della tesi infatti, sarà scalato da 11 a 5 crediti, anche con tesi sperimentale, per quello che riguarda tutte le laure triennali della Facoltà di Lettere e Filosofia.

"C'era chi pensava che il 28 fosse un ottimo voto, irrifiutabile. E chi invece riteneva inutile sostenere nuovamente un esame con quel professore – sì, proprio quello che tanto non darà mai più di 25 – e che fosse meglio concentrarsi sulla tesi. Magari una bella tesi sperimentale, di quelle innovative, cui si lavora per quasi un anno ma che danno tanta soddisfazione. E servono anche ai fini del voto. Ma questi calcoli oggi rischiano di saltare. Lo sanno bene gli studenti che stanno firmando la petizione proposta giovedì dai rappresentanti della facoltà di Lettere e Filosofia (già oltre 200 le adesioni raccolte, e si proseguirà fino a lunedì). Motivo della protesta, le nuove norme che incideranno sul voto di laurea, rendendo più difficile arrivare al 110 per l'abbassamento del punteggio massimo assegnato alla tesi, che scende improvvisamente da 11 a 5 punti. [...]
Sarà proprio la prossima sessione si laurea, quella del giugno 2009, a veder nascere il nuovo sistema. E qui cominciano i problemi. Già nella scorsa seduta di laurea si era creata una certa confusione: ad alcuni studenti era stato assegnato un massimo di 5 punti, ad altri un massimo di 11. Il 29 maggio il Consiglio di facoltà di Lettere ha quindi deliberato di applicare i nuovi punteggi, più restrittivi, per tutti i candidati, senza più distinzione per l'anno di immatricolazione.
In questo modo però il provvedimento diventa retroattivo, e finisce per colpire laureandi che avevano organizzato la propria carriera, e magari anche scelto una tesi particolarmente impegnativa, sapendo di agire nel quadro delle vecchie norme. [...]"




Contro questa vergogna, oltre che il giornale di facoltà Step1, di cui sopra un estratto dell'articolo, se ne stanno occupando i ragazzi del forum Soqquadro, alcuni dei quali sono gli organizzatori di una raccolta fondi per poter far ricorso al TAR e bloccare questa assurda nuova normativa.
Il ricorso ha una possibilità di riuscita del 99%, visto che, va bene la modifica, ma il fatto che sia retroattiva e che valga NON dalle immatricolazioni del 2009/2010 in poi, ma dall'emanazione di questo nuovo regolamento indipendentemente dall'anno di entrata all'Università, è davvero assurdo.
Tutti possono, e anzi devono partecipare. Fermo restando che se la cifra non venisse raggiunta, ogni quota sarà restituita per intero.

Entro il 29 luglio servono 1500 euro di spese istruttorie (richiesti dal tribunale). La raccolta dei 10 euro sarà tutte le mattine, da lunedì a venerdì, in aula 74, dalle 10 alle 12. E' possibile contribuire anche attraverso ricarica postepay. IL NUMERO E' IL SEGUENTE:


4023 - 6005 - 5245 - 4730

INTESTATO A


MARCO ANTONELLO PERRICONE


SUBITO DOPO IL CONTRIBUTO, BISOGNA MANDARE UNA E-MAIL ALL'INDIRIZZO starman82@alice.it, CON:

1) NOME E COGNOME (anche i secondi nomi, se li avete!)

2) DATA DI NASCITA;

3) NUMERO DEL DOCUMENTO D'IDENTITA';

4) IMPORTO RICARICATO;

5) MODALITA' DI RICARICA (se postale, on-line o tramite ricevitoria);

6) LUOGO, DATA E ORA DELLA RICARICA.

7) E-MAIL (possibilmente di uso abituale).

Per i laureandi di luglio non c'è niente da fare, come purtroppo era stato previsto. Anche se avessimo fatto il ricorso qualche settimana fa non ci sarebbe stato il tempo di far bloccare l'effetto della delibera. Tuttavia, proseguire con il ricorso al TAR significa far annullare la delibera e i suoi effetti anche retroattivamente. A quel punto la facoltà dovrà rivedere i nostri voti di laurea.

Spero che voi lettori del blog, universitari e non, di Catania e non o di altre Facoltà, partecipiate in massa. Manca poco per raggiungere la quota per il ricorso. E stavolta come non mai sarà una vittoria DI TUTTI gli studenti, spesso considerati solo una macchina da soldi con le loro troppe tasse.

Sopra, l'articolo de "La Sicilia" che ne parla. Oddio, ne parla a modo suo, cambiando piccole ma salienti parti. Ad esempio viene scritto che a partecipare al ricorso sono solo quelli in ritardo con gli esami, mentre in realtà tutti, anche quelli già laureati, stanno prendendo a cuore questa iniziativa.
Questo blog ha spesso esortato a NON COMPRARE e/o leggere questo quotidiano, ed ecco un altro motivo, perchè la fa vedere tutto ciò come un capriccio di coloro che non sono in regola coi tempi. Quando tutti sappiamo che non è così. Perfino i professori...

mercoledì 10 giugno 2009

L'Università di Ragusa verso la Chiusura. Protestano tutti: tranne il Rettore.

Una delle pagine peggiori della storia del capoluogo Ibleo. Sono stati chiusi i corsi di laurea decentrati delle Facoltà di Agraria, Giurisprudenza, Lingue e Letterature Straniere e Medicina e Chirurgia.
In sostanza, gli studenti e le studentesse che intendono immatricolarsi (conseguito il diploma o per il mancato raggiungimento dei crediti a settembre) devono rivolgersi presso altre sedi o nella vicina Catania. Lo stesso vale per chi, conseguita la triennale nella sessione di laurea di luglio o novembre, voglia iscriversi alla specialistica.

Gli iscritti al secondo e terzo anno della triennale e al secondo anno specialistica potranno, almeno per l’anno prossimo, proseguire gli studi a Ragusa regolarmente.


Sfuma quindi il sogno di Ragusa come quarto polo universitario. Ma perchè tutto questo??

I debiti accumulati negli anni e la mancanza negli anni di un serio piano di rientro da parte del Consorzio universitario, hanno fatto irrigidire le posizioni dell’università di Catania fino ad arrivare alla chiusura dei corsi. Come una ciliegina sulla torta, a tutto ciò si è aggiunta la politica di tagli e di accentramento dei corsi di studio avviata dal "ministro" Gelmini, che ha contribuito all’esclusione dal manifesto degli studi relativo all’anno accademico 2009/2010 delle facoltà fino ad oggi presenti a Ragusa.
Strano, visto che le premesse non erano affatto queste.




Dove sono finiti i soldi?? E' questa la domanda che tutti si fanno.
La motivazione del Rettore Antonino Recca è che l'Università di Ragusa non ha corrisposto i dovuti per l'anno accademico 08/09, entro il 31 maggio 2009. Ma visto che il 31 era una domenica, e rimaneva solo l'1 giugno o il 3, sono stati negati i fondi. Strano, visto che comunque all'Università di Catania sono pervenuti 1milione e mezzo di euro, giorno 4.
Odore di truffa e di spicciola presa in giro, quindi; e di furto, il furto della possibilità di studiare nella loro città ai Ragusani e non, e della possibilità per il capoluogo ibleo di avere tutti i vantaggi, economici e culturali, che contraddistinguono una città universitaria, com'era diventata già da 10 anni a questa parte.


Studenti e autorità sono d'accordo nel protestare con forza. Queste sono dichiarazioni rilasciate:

Giovanni Mauro, Presidente:
"Abbiamo inviato una lettera di garanzia per il resto del debito dalla Banca Agricola che cura la nostra tesoreria. Ci sentiamo come coloro che hanno subito un furto con destrezza e sono meravigliati per questo. Il Rettore aveva rinviato il Senato Accademico ed il Cda da venerdì 5 giugno a martedì 9 giugno. Poi, invece, ieri è arrivata la doccia fredda. Siamo in presenza di un grande raggiro o di una grande finzione"

Franco Antoci, Presidente della Provincia: "Non pensavo mai e poi mai che uno che si chiama Magnifico arrivasse a questi comportamenti scorretti. Manifesteremo in maniera eclatante, noi l’Università non la vogliamo perdere a costo di attivare convenzioni con altri. I ragusani siamo considerati babbi, ma non fino a questo punto"

E le proteste montano: oggi ci sarà un sit-in in di protesta in piazza San Giovanni a Ragusa, e domani la manifestazione si sposterà a Catania, in Piazza Università alle 17, in una seduta aperta e pubblica per protestare contro il Senato Accademico dell'Università di Catania che ha deciso per il prossimo anno accademico la cancellazione dei corsi universitari nella sede distaccata di Ragusa. Nella protesta verranno coinvolti anche i consigli dei 12 comuni iblei, nonché i parlamentari iblei e i rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali.
Sarebbe bello che partecipassero anche gli studenti catanesi.

domenica 28 dicembre 2008

Radio Zammù è a rischio: sostieniamola!!

"Per me la radio non è un lavoro, è una passione".
Questa è la frase che sentirete sempre dire ai Dj delle "grandi" radio nazionali o locali.
Ci sono invece tanti ragazzi per il quali la radio è "soltanto" una passione, e tale è rimasta nonostante la popolarità della loro "piccola" emittente: e sono quelli di RADIOZAMMU'. Come molti di voi sapranno, questa è una bellissima realtà radiofonica catanese, completamente gestita da persone che ogni giorno trasmettono (in tutti i sensi) agli ascoltatori il loro impegno e la loro dedizione per questo "mestiere". Il tutto già da 3 anni a questa parte, sia sul web che da qualche tempo anche in etere, su 101.00 FM grazie all'appoggio di Radio Amore.
La crescita di questa emittente è stata possibile, oltre che al lavoro degli speaker, dei tecnici e dei coordinatori, anche dall'Ateneo catanese e dagli organi preposti a questo che era nato come un semplice "progetto". Un progetto che da quel piccolo studio, quell'Aula 24 della Facoltà di Lingue di Catania, adibita a vera e propria stazione radio, si è espanso fino a far diventare Radio Zammù una delle web radio (non solo universitarie) più ascoltate in Italia.



Il 31 dicembre si conclude infatti il progetto "Il Linceo" su cui è stata finanziata da un anno e mezzo a questa parte. Quelle risorse, in primo luogo, hanno permesso il grande balzo sull'etere e la possibilità di poter essere trasmessa in modulazione di frequenza.
Quelle risorse hanno anche permesso il funzionamento dello staff che lavora in radio e l'attività redazionale. Risorse necessarie e vitali per permettere a Radio Zammù di andare avanti, pur tra tante difficoltà. Che succederà ora?

Radio Zammù non ha nessuna intenzione di mollare e chi è disposto a sostenere questa causa, puo' farlo scrivendo o mandando un messaggio (anche audio), o magari, perchè no, mettendo un proprio video su youtube. Ecco come fare:
Dal sito di Step1:
"Il Linceo è un progetto sostenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione della durata di tre anni, dal 2006 al 2008, che promuove l’orientamento universitario. La nostra radio vi ha partecipato, appunto, per favorire il sostegno agli studenti nella loro vita accademica. Come? Strutturando e creando, nell’ambito del nostro palinsesto settimanale, programmi come Curriculum, Sportello Orientamento, Radio Ateneo, Campus e Circuiti Culturali che sono diventati la voce dell’Ateneo e degli studenti. All’interno di queste trasmissioni tutte le facoltà hanno avuto la possibilità di promuovere le loro iniziative, i convegni e i seminari, ma anche le offerte didattiche e quelle post lauream che mettono a disposizione. Un servizio impegnativo per noi che, naturalmente, ha bisogno di risorse umane e tecniche. Risorse che, senza i fondi del Linceo, potrebbero venir meno". [...] "L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’Ateneo, i professori, ma anche la città per un sostegno, sperando che qualcosa si muova. Ne è passato di tempo da quando la nostra era una piccola web radio. Oggi Radio Zammù è una realtà molto conosciuta, che ha stretto stimolanti relazioni con i protagonisti della cultura, che fa informazione quotidiana con un radiogiornale, e che può vantare di27 trasmissioni di intrattenimento con oltre dieci ore di diretta al giorno".

NON SPEGNETECI I MICROFONI!!!



PS: Come molti di voi sapranno anche io faccio parte di questa grande squadra. E mi dispiacerebbe vedere non tanto il mio lavoro, quanto il mio impegno assolutamente incondizionato, sfumare così, solo perchè ormai si pensa a tagliare dappertutto. Anche nelle piccole grandi realtà come questa. Forza Radiozammù!!

venerdì 28 novembre 2008

Mobilità sostenibile: "progettare, incentivare, coinvolgere"

Queste sono le parole che più spesso si sono sentite durante la conferenza "Promuovere e realizzare la mobilità sostenibile", da poco conclusasi proprio qui a Catania. Assenti il Sindaco, il Presidente della Provincia e della Regione.

Ma nonostante queste iniziative e la creazione nelle amministrazioni di figure apposite quali il "Mobililty Manager", quando si tratta di ecosostenibilità sembra che i dirigenti politici non vogliano mai partecipare attivamente. E questo lo dico da spettatore a una conferenza importantissima, ma scarsamente pubblicizzata, che ha visto l'assenza di coloro che dovrebbero essere i primi ad interessarsi a quello che i relatori e i partecipanti con le loro domande, erano pronti a dire. In una città come Monaco o Berlino, questo non sarebbe accaduto. Certo non ce ne sarebbe stato bisogno, ma le più alte autorità cittadine e provinciali avrebbero partecipato e sarebbero rimaste fino alla fine, proprio per apprendere dagli esperti nel settore prima, e dai veri utilizzatori e fruitori della città poi, cosa fare per mettersi al pari con gli standard europei di vivibilità.
Questo perchè proprio Catania è risultata essere un pessimo modello sotto il punto di vista dell'ecosostenibilità, con ancora una media altissima di spostamenti in auto nelle brevi distanze, una perseveranza assolutamente ingiustificata nell'uso di mezzi privati a carburanti inquinanti, nell'incuranza verso il trasporto ecologico e sopratutto verso le grandissime potenzialità dello spostamento in bicicletta.

Ecco la prima parte del video, nella quale intervengono alcuni docenti delle principali facolità universitarie di Catania:



La Conferenza si è aperta con i saluti dell'Assessore alle politiche culturali Fabio Fatuzzo e del Rettore dell'Università di Catania Antonino Recca, che ha fatto un lungo discorso poco pertinente col tema dell'incontro, e molto con gli interessi dell'Università etnea. Ma a parte questo, molto importanti sono stati gli interventi dal punto di vista scientifico, tra cui da segnalare, secondo me, quello del Prof. Francesco Martinico (Architettura) su "I trasporti per la città sostenibile", quello del Prof. Giuseppe Inturri (Ingegneria) che ha parlato in modo eloquente del problema dell'uso smodato e spesso inutile dell'auto in città, e anche quello della Prof. Gabriella Alfieri (Lettere e Filosofia) che, discutendo dei "canali e delle modalità di comunicazione per la mobilità sostenibile", ha citato anche Critical Mass e la sua ormai più che decennale storia di pedalate per le città sensibilizzando quanta più gente possibile all'uso della bici.

Dopo un lauto "coffee break" si è passati a parlare del punto di vista tecnico, con diversi interventi, tra i quali hanno spiccato quelli dei vari Mobility Manager, e quello del Coordinamento Regionale della FIAB Onlus, nel quale si è parlato del ruolo della mobilità ciclistica.
Questo il video. Sottolineo la parte in cui si fa riferimento alle polveri respirate dalle persone che vanno in bici, che molti credono essere più dannose. E' tutto il contrario!! Ne respirano meno di quelli nelle auto!!



La mobilità sostenibile parte dall'uso intelligente dei mezzi che si hanno a disposizione in città. E questo dipende a sua volta dall'EDUCAZIONE di ognuno. Cosa praticamente assente a Catania. Puo' mai un autobus arrivare puntuale e svolgere il suo servizio, quando nella sua corsia trova certa gente? (mi verrebbe di non oscurarle mai, le targhe...)

giovedì 9 ottobre 2008

Comprare una Laurea o averla Honoris Causa. Studiare è da perdenti, in Italia, ovviamente!

Lo studente italiano:

Retta media annuale: 600 euro
Anni di permanenza media nelle Università Italiane: 5 (siamo magnanimi)
Totale: 3000 euro, solo di tasse.

Se lo studente è un "fuori sede" con stanza in affitto, le cose si complicano. Su una media di 300 euro al mese (alcuni arrivano a pagare anche 500), per 10 mesi di affitto, sono 3000 euro l'anno, per i soliti 5 anni, fanno la bellezza di 15 MILA EURO.

Più le tasse normali, e il sostentamento personale (si dovrà pur mangiare), arriviamo tranquillamente a 40 MILA EURO per una Laurea.

Il tutto ovviamente finchè l'università resterà pubblica...

Poi arrivano i "Rossi", uno guida e uno canta, e trac! Laurea Honoris Causa.
Uno di questi poi ha la sfacciataggine di non avere rispetto per chi studia dalla mattina alla sera per poi non trovare comunque lavoro, e sul didietro scrive anche "The Doctor".

Tutto ciò è meraviglioso.
Cito da un vecchio post dal Blog di Beppe Grillo:
"Ci sono lauree honoris causa che servono solo per mettersi in mostra, o quelle totalmente prive di valore (reale e legale), rilasciate da improbabili istituti stranieri o nazionali, giusto per poter scrivere "Dott." sul biglietto da visita.

Sono iniziati i saldi delle lauree.

  • Valentino Rossi, laurea honoris causa in comunicazione e pubblicità, Università di Urbino.
  • Vasco Rossi, laurea honoris causa in scienze della comunicazione, IULM.
  • Marco Tronchetti Provera, laurea honoris causa in ingegneria elettrica, Università di Genova.
  • Stefano Ricucci, laurea in economia, Clayton University, San Marino.

[...]Quella di Riccucci è un pezzo di carta senza alcun valore legale dello stato italiano: costo 7.640 euro raterizzabili senza frequenza obbligatoria, nemmeno per gli esami."

Semplicemente scandaloso. E gli studenti, quelli veri?? Inghiottono, e devono pure baciare dove è più sporco se riescono a trovare lavoro dopo una vita di vero studio. A che ci serve una laurea sudata se possiamo averla con soli 7000 - 8000 euro?? Veloce, ECONOMICO, incontestabile!






Questo fa assolutamente diventare inutili gli istituti di "tutorato universitario" come ad esempio il CEPU, che dopo il già citato Valentino, ha scelto come testimonial la campionessa di pattinaggio Carolina Kostner. Il messaggio dello spot è semplice: più, paghi, prima ti laurei!!



Piccolo aggiornamento a qualche giorno dalla pubblicazione: mi sono arrivate parecchie visite con le chiavi "comprare una laurea" o "come laurearsi senza studiare" e altre frasi simili... mah...

sabato 31 maggio 2008

FRU 2008 a Catania: breve resoconto e foto

Si è conclusa proprio poche ore fa la seconda edizione del Festival delle Radio Universitarie, quest'anno tenutosi proprio qui a Catania. Un grande evento che ha coinvolto tutte le realtà radiofoniche d'ateneo in Italia, in una "due giorni" di convegni, dirette, concerti e divertimento.
La cornice non poteva essere delle migliori, visto che il tutto si è svolto nell'ex monastero dei Benedettini in Piazza Dante, sede tra l'altro di Radio Zammù, padrona di casa per quest'anno, organizzatrice e mattatrice del Festival. I ragazzi della Radio hanno letteralmente dato l'anima affinchè il tutto fosse organizzato e svolto nel migliore dei modi, e anche io, in veste sia da speaker che da fotografo ufficiale, adesso astento mi reggo in piedi. Ma tutti questi nostri sforzi, e anche quelli delle Radio che da tutte le parti dello stivale sono intervenute personalmente, sono stati ampiamente ripagati.

Ma ecco un breve resoconto, anche fotografico, di quello che è stato il FRU 2008. Partendo dalle interessantissime conferenze e/o laboratori avuti sia giovedì che venerdì. Tra le tante, quella con Alma Grandin (giornalista RadioUno Rai), che ha parlato di come nasce e di come sviluppare al meglio un radiogiornale, la "nostra" Carmen Consoli, che ha presentato la mostra (che tutt'ora è visitabile nei locali adiacenti alla Biblioteca "Recupero") dedicata alla grande Rosa Balistreri, passando poi per la "tavola rotonda" sulla "rete delle radio e web tv universitarie", un confronto tra grandi esponenti del giornalismo e dei new-media (un nome fra tutti, Antonio Caprarica, famoso giornalista del Tg1).
Divertente e interessante è stata poi la diretta del programma di RadioDue "Gli Spostati", che M. Cervelli e R. Gentile hanno condotto direttamente dal FRU, con Carmen Consoli, Paola Turci e Marina Rei, che hanno parlato di questo grande concerto "omaggio" proprio a Rosa Balistreri, il 31 maggio a Piazza Università.
Un plauso a tutti questi grandi personaggi intervenuti apposta per questo Festival delle Radio Universitarie, e assolutamente non ultimo, ad Alessio Bertallot (speaker di RadioDeejay con il programma B-side) che ha condotto egregiamente l'ultimo "laboratorio" previsto, quello sulla "professione del Dj". Personalmente è stato l'intervento che ho più seguito e apprezzato.

L'intervento di Alma Grandin

L'incontro con Carmen Consoli

Caprarica durante un'intervista e il palco della "tavola rotonda"

"Gli Spostati" in diretta su RadioDue con gli speaker di RadioZammù, Paola Turci, Carmen Consoli e Marina Rei.

Alessio Bertallot

La musica dal vivo, ovviamente non è mancata. Se la prima sera era stata dedicata ai gruppi emergenti, con la vittoria finale dei No Seduction, e la bellissima esibizione dei Qbeta, la serata di venerdì è culminata con i concerti degli Ipercussionici, di Bugo e di Meg.

Ipercussionici

BUGO

Meg

In tutto questo andirivieni di artisti, c'è stato anche il tempo per proclamare i vincitori, tra tutte le radio d'ateneo, dei premi come miglior format e miglior voce, istituiti da RADUNI, l'associazione degli operatori radiofonici universitari. Quest'ultimo premio è stato vinto proprio da una speaker di RadioZammù, Stephy Rmx. La cosa ci riempie di orgoglio e ci fa sperare in tanti "FRU" sempre più belli di anno in anno.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti tutti tutti quelli che ci hanno accompagnato in questa bellissima esperienza, dalla prima all'ultima radio. Alla prossima!

Premiazione RADUNI per "miglior voce"

PS: per tutte le altre fotografie (troppe davvero per poterle mettere tutte, dovrete aspettare un po', sono le 4, abbiate pietà!!)

Rock(S)politik with...

USA LA BICI

Creative Commons License Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons Ariticolo 21

Free Blogger
eXTReMe Tracker

Post di rilievo per argomento

Promozione apertura Gev

Ecologia

Politica e spolitica

East Side Stories
Cultura e Scultura

Povera Italia
Template by KangNoval & Abdul Munir | blog Blogger Templates