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domenica 30 novembre 2008

Pilgrim bike day @ Palermo: "E' un movimento in crescita!!"

Questa frase pare essere il tormentone tra i bikerZ Palermitani, giustamente, se lo meritano!! Una grandissima organizzazione e un gran lavoro, per consentire a Freeriders e XCers da tutta la sicilia di godere della bellezza dei tracciati in quel del "Monte Pellegrino", la montagna che sovrasta Palermo.
Dove un manipolo di bikers volenterosi, appunto, ha approntato dei percorsi molto tecnici, con passaggi strettissimi tra pietre e alberi, quasi da trial, ma comunque entusiasmanti, su panorami mozzafiato e qualche "saltino" sparso qua e là, che ci sta sempre bene.


...Anche se a volte... "non tutti i salti riescono col LANDING"!!




Personalmente era la prima volta che salivo sulla famosa "montagna" Palermitana, ed è stato bellisimo farlo in mtb, è incredibile la varietà di percorsi che ci possono essere in un così "ristretto" spazio (l'altezza s.l.m. è di 700 mt.).
E come per l'ultima "raidata", anche per questa, concludo con una foto che mi riguarda... STAVOLTA finalmente in puro (o quasi) stile freeride!!

lunedì 14 gennaio 2008

L'Arancino. Catanese o Palermitano? Arancino o Arancina? Scopriamolo.

Catania è la patria di tante cose, ma fra tutte, della TAVOLA CALDA. I cosiddetti "rustici" in generale, sono il fiore all'occhiello della produzione MARCA LIOTRU. Ma c'è una cosa che ancora non è ben chiara. Tra Cartocciate, Bolognesi, Cipolline, c'è una specialità della quale ancora sono oscure le vere origini.
Sto parlando del mitico ARANCINO.


Forse il nostro orgoglio catanese non ci vuole far pensare alla più plausibile l'origine di questa ricetta, che sembra tutta Palermitana. Anche se non si è del tutto certi, visto che è sconosciuta la provenienza dell'inventore, sicuramente saraceno. Quindi attribuibile a qualsiasi provincia sicula. Quello che è certo, è che era un piatto popolare, fatto per durare a lungo, sperimentato originariamente in questa strana "palla" con del riso, (il pomodoro non era ancora stato "scoperto") fatta friggere nell'olio. Eh già perchè l'originaria forma dell'arancino non è quella famosa, a cono, ma quella sferica. Furono poi i cuochi della corte di Federico II a introdurre la panatura, che conservava meglio sia riso che ripieno. Grazie alla ricetta "definitiva", infatti, fù conciliata la bontà col risparmio. Riso, pan grattato, e poco altro.


I Catanesi pero' hanno dato senz'altro una marcia in più a questo piatto, conferendogli, oltre i diversi e molteplici ripieni, anche l'ormai classica forma a cono, come detto prima, che in realtà è una forma ispirata al nostro Vulcano.
A proposito di campanilismo, c'è un'altra diatriba su questo piatto: il nome.
ARANCINA O ARANCINO???
I Siciliani "occidentali" sono forti sostenitori dell'appellativo al femminile, perchè, dicono, è il diminutivo di Arancia. Questo nome è confermato anche dagli storici, benchè nei dizionari italiani compaia il termine ARANCINO, al maschile, appellativo sostenuto dagli Etnei, quindi da me compreso.
In ogni caso, ARANCINO suona meglio, e gli da una connotazione secondo me più specifica... come dire.. è un nome più musicale. :)

Ma adesso, per tutti coloro ai quali non è stata tramandata la ricetta e le dosi, ecco come fare:
Gli ingredienti per circa gr. 500 di riso sono:- gr. 400 di carne tritata - gr. 400 di piselli freschi - 2 uova - gr. 100 formaggio pecorino - gr. 500 pomodori da salsa – estratto di pomodoro, sedano tritato- prezzemolo tritato - cipolla bianca- olio, sale, pepe e facoltativamente passolini e pinoli. Il procedimento prevede: Per ottenere il condimento lavare il prezzemolo ed il sedano, tritarli finemente assieme alla cipolla, mettere tutto in un tegame con un filo d'olio, la carne tritata, ed il sale necessario. Fare rosolare almeno per dieci minuti poi mettere i piselli e fare cuocere a fuoco lento mescolando spesso. Occorre raggiungere per il condimento, una consistenza piuttosto densa perché altrimenti le arancine si apriranno -squacchieranno- durante la frittura. Pepate a piacere. Lessare il riso in una pentola con acqua salata q.b.; sgocciolarlo al dente e lasciarlo raffreddare per almeno cinque minuti; mescolarlo quindi con le uova ed un cucchiaio di farina bianca e lasciarlo riposare ancora per altri cinque minuti. Fare all'interno delle proprie mani disposte a conca delle mezze palline ben compatte e introdurvi il ragù preparato precedentemente e ormai ben freddato. Chiudere la pallina con la metà mancante e compattarla bene con le mani. Passarla poi nell'uovo sbattuto e nel pane grattugiato. Friggere le arancine così prodotte in una padella con olio ben caldo e quando sono dorate porle su carta da cucina e servirle ben calde. Il condimento può essere arricchito di passolini e pinoli.



Se riuscite a dare la forma a cono (quella famosa, ripeto ;) ) siete dei grandi. XD

Quindi, ricapitolando:
ARANCINA: Palermo, zafferano al posto del ragù, forma a palla.
ARANCINO: Catania, ragù (e tantissimi altri condimenti), forma a cono.

Ma comunque lo chiamiate... BUON APPETITO!!

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