domenica 9 gennaio 2011

Spot sul nucleare. DENUNCIAMOLO.

Segnatevi questo numero: 800.166.661
E' il numero verde dell'antitrust, a cui ognuno di noi ha il DIRITTO di denunciare quello che da consumatore, gli sembra parecchio sospetto, strano, contro la morale comune, la democrazia, o il libero mercato.
Come ad esempio questo spot. Quello sul nucleare: qualcuno di voi l'ha visto?




Non ci vuole un diploma in marketing per recepire i messaggi subliminali insiti in questa pubblicità REGRESSO.
I giocatori sono in realtà la stessa persona, divisa in due, una parte candida come le sue bianche pedine, che muove accompagnando positivi e sorridenti pensieri sull'energia nucleare... e l'altra parte, scura e tetra come neri pedoni, che muove mentre con voce scura e indisponente.
E alla fine, ti fanno la domandona:
E TU, SEI A FAVORE O CONTRO IL NUCLEARE?? O NON HAI ANCORA UNA POSIZIONE??
Posto che che noi italiani ormai da quel lontano 1994 conosciamo una sola "posizione", fare questa domanda alla fine di QUESTO spot è come chiedere: "E' più bella la Carfagna o è più incapace Bersani?" o "E' più bravo Berlusconi o è più inconcludente Prodi?"

Insomma, avete capito. D'altra parte, da qualche giorno su ilfattoquotidiano.it è comparso questo sondaggio, che non fa altro che confermare ciò di cui già eravamo certi. Ignoranza, disoccupazione e bisogno, sapientemente creati da qualche anno a questa parte (complici mass media prostituiti al potere), sono la fetta più alta del governo a stampo delinquenziale che ci ritroviamo ora.


Tornando alla questione nucleare, vi propongo questo battibecco tra uno SCIENZIATO, Tozzi, e un certo Chicco Testa, ex ambientalista... e ora eccolo, grida "ti spacco la faccia"... come quelli del partito dell'amore (Sallusti docet), ma guarda un po'.

giovedì 9 dicembre 2010

Immacolata repressione.



Ieri 8 dicembre a Napoli, durante una critical mass casualmente concomitante con una manifestazione di protesta sul lavoro, ci sono stati due arresti!! Le solite forSe del dis-ordine si sono ancora rese più pericolose dell'assassino di Lamezia Terme. E con loro, tutti quelli che reprimono manifestazioni di cultura, ecologia o pacifismo.
Sulle pagine del blog ciclistica.it oggi sono apparse queste parole e questa brutta notizia, avvilente per chi crede in quei valori, giornalmente repressi dai soliti servi servi dei servi.

Un'aggressione gratuita della polizia, del tutto immotivata che si è conclusa con il fermo violento e l'arresto di due ragazzi colpevoli "di niente", se non di prender parte a un'iniziativa ciclistica e ambientalista che si chiama critical mass... E' quello che è successo oggi ai margini delle rituali celebrazioni del 8 dicembre in piazza del Gesù, una piazza completamente e incomprensibilmente blindata. Un gruppo di studenti universitari è riuscito ad entrare in piazza e ad aprire lo striscione "Obelisco Precario" per ironizzare sulle precarie condizioni dell'obelisco del Gesù in analogia con le proprie prospettive di vita. Qualcuno non deve aver digerito questo blitz assolutamente pacifico... ! Quando gli studenti sono usciti tranquillamente dalla piazza i cordoni di polizia e carabinieri li hanno seguiti, trovando su Calata Trinità Maggiore un gruppo di ciclisti della critical Mass che si apprestavano a partire per un giro in bicicletta nel centro storico di Napoli, per mettere in scena il "presepe morente". Alcuni dei ciclisti infatti erano in maschera per mostrare il declino della città. A quel punto i carabinieri e la polizia hanno aggredito e fermato senza motivo due dei partecipanti, Alfonso che di mestiere fa l'animatore e Ana una studentessa brasiliana, semplicemente perchè erano, inermi, sulla loro strada. Non facevano niente di male, e saranno processati domani per direttissima. Sono poi seguite una serie di cariche mentre gli studenti si raggruppavano e protestavano per i fermi, provenendo dall'Università dove c'era un incontro con Luigi Lo Cascio sul tema dell'attacco alla cultura e del film i "Cento Passi". A quel punto un corteo arrabbiato, improvvisato e sconcertato ha percorso le strade del centro, bloccando le strade, per arrivare sotto la Questura in via Medina, dove si è unito in presidio agli altri studenti che erano in piazza e ai movimenti dei disoccupati, che erano in presidio a piazzetta Monteoliveto e che hanno solidarizzato coi giovani fermati. C'era in particolare preoccupazione per la ragazza, che è stata sbattuta in terra nel fermo, mentre le veniva distrutta la bicicletta! Subito dopo la notizia ancora più incredibile che i fermi si erano tradotti in arresto!! [...] Qualcuno nella questura di Napoli ha ormai perso totalmente la testa!!
(da ciclistica.it)

Aggiungo io, e non solo in quella di Napoli: vi ricordo i miei post sulle cariche della polizia su manifestazioni pacifiche come la critical mass a roma, e come la protesta per lo sgombero dell'experia a Catania. Siamo tornati al più mero SQUADRISMO.
Nelle città dove la VERA illegalità regna sovrana, ci si scaglia contro chi ancora crede nei propri diritti, promuove uno stile di vita migliore e aborra i governi criminali.
Un peccato non essere stato anche io accanto ai ragazzi di Napoli, a cui sono vicino col cuore.



Qui l'articolo del "corriere".

Aggiornamento: Ana e Alfonso sono stati rilasciati. Ovviamente, non potendoci essere nessuna accusa. Spero intenteranno una causa, che sarebbe sicuramente vincente.

giovedì 2 dicembre 2010

Max Gazzè a Catania: foto e video.



Grande bassista, fine paroliere, ottimo arrangiatore, e da poco anche attore. Non sarei mai andato a vedere "Basilicata coast to coast" se non avessi saputo che c'era anche lui tra gli attori protagonisti.
Max Gazzè, romano di origini Sciclitane, è sicuramente uno tra i migliori cantautori italiani.

Ieri 1/12, il tour legato al suo ultimo disco "Quindi?" ha fatto tappa a Catania. Nonostante qualche problema di amplificazione il live è stato bellissimo, con una prima parte semi-acustica in cui Max Gazzè e la sua band hanno portato in scena i brani storici, e una seconda parte dedicata principalmente ai pezzi del nuovo album.
"Quindi?" è ancora difficile da inquadrare, almeno per me. Nonostante la "solita" genialità quasi disarmante dell'artista, sembra quasi un concept album, che presenta in molte delle 12 tracce una sorta di "clichè compositivo" a tratti ridondante, che pare essere l'eco del trascinante successo "Mentre dormi" (disco d'oro per i singoli in download). Fermo restando che "Quindi?" sia uno dei migliori lavori di Max, per ora il secondo e il terzo album restano dei capolavori assoluti della musica italiana.
Al concerto erano davvero in pochi quelli al di sotto del 20anni, che probabilmente riempiono i palazzetti quando a esibirsi sono i cantanti "sintetici" prodotti della televisione e non del caro vecchio studio della musica. La cultura qui sta diventando un optional, per questo quando ascolto Gazzè, Fabi, De Gregori, Battiato, Dalla, Silvestri e quei pochi altri cantanti che ancora rappresentano LA musica, colta, intelligente e comunque sempre romantica, spero che non smettano mai di produrre.

Qui di seguito qualche immagine del concerto di ieri sera all'auditorium delle Ciminiere a Catania, cliccando qui invece, le foto del concerto gratuito a Comiso il 7 settembre 2010.



lunedì 29 novembre 2010

E' morto Mario Monicelli: suicidio o "omicidio"?

Il cinema italiano e mondiale è in lutto. Ieri 29 novembre, il grandissimo regista Mario Monicelli è morto. E' precipitato dal quinto piano dell'ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato da qualche giorno. Secondo fonti sanitarie, si sarebbe suicidato. Aveva 95 anni.

Mi piaceva, Mario. Un regista che non ha mai avuto paura di fare quello che l'arte, come il cinema deve semplicemente fare: comunicare e istruire.
Irriverenti e colti come lui, i suoi film. Ultimamente si è fortemente battuto, come sempre in prima linea, contro i tagli alla cultura.
"Senza cultura non rimane nulla", aveva detto.




L'armata Brancaleone, Amici miei, La grande guerra... Quando guardavo questi film o le interviste di quel vecchio signore, quel genio, sperando di vederlo vivere per sempre... non mi aspettavo una fine del genere.
Suicidarsi a 95 anni, un gesto di cui giornali e tv discuteranno per giorni. Un uomo che ha visto soffocare tutto ciò per cui viveva: l'arte.
E se fosse davvero questa la ragione, questo non sarà altro che un omicidio.

Non ci sarà nessun funerale per Mario Monicelli. Lo ha detto alla stampa il nipote Niccolò, aggiungendo che il regista "sarà portato a Monti, il rione in cui viveva, per un ultimo saluto ai monticiani. Poi sarà portato alla Casa del cinema, dove riceverà il saluto di tutti quelli che vorranno rivolgergli un ultimo omaggio". Il nipote del regista, che stamattina è alla camera mortuaria dell'ospedale San Giovanni accanto all'ultima compagna del regista, Chiara Rapaccini, e le tre figlie, ha tenuto a precisare che "la famiglia non ritiene necessario fare un funerale", sottolineando che tutto verrà fatto "nel rispetto della volontà di Mario Monicelli e di tutta la famiglia". Niccolò ha aggiunto che la salma sarà cremata "in forma privata alla presenza dei soli familiari". (da "repubblica.it")

Il punto nero della situazione.

Mi sono ripromesso di non parlare più di politica, termine che ormai in Italia ha la stessa valenza di spazzatura. In senso figurato e in senso letterale.
Ma in questi giorni sta succedendo di tutto: Wikileaks ha rivelato che Berlusconi fa i festini, che Gheddafi si circonda di infermiere e che Putin è un autoritario e "machista". Grazie wikileaks, sei arrivato in ritardo.
Dicono che lo psiconano se la ride, oggi è dal suo amico lìbido, o libiCO che dir si voglia, e giovedì invece sarà anche da Vladimiro. Insomma, i tre porcellini stanno tramando qualcosa, wikileaks lo sa e pare che presto ci dirà tutto.
L'Italia intanto vive momenti di tensione. Nettezza Berlusconiana ancora non ha capito che Terzigno non è un nuovo centravanti brasiliano, ma un paese, insieme a un'intera regione che stanno letteralmente nella merda fino al collo, un po' come la cultura Italiana sapientemente distrutta a partire dai primi mandati di Forza Italia, e che adesso vede la protesta di migliaia di studenti e ricercatori che a detta di Fede, dovrebbero essere solo malmenati.




L'ondata di fascismo e repressione non ha colpito solo rete4, ma anche la rai, che permette che finisca un programma dal successo clamoroso come "Vieni via con me". Fazio dichiara: "Diciamo che un'altra tv è desiderata da milioni d'italiani. Ma la reazione dell'establishment politico-televisivo è stata tale da farmi pensare che sia troppo presto. La Rai non sopporta che la tv pubblica diventi strumento di un vero dibattito sociale, culturale. (ma non lo dice il termine stesso, tv pubblica?? n.d.a.) L'hanno permesso perché non se n'erano accorti, non se l'aspettavano."

Perfino Vespa stava passando al contrattacco, non esiste che Saviano faccia più ascolti del Grande Fratello, non esiste che qualcuno si possa svegliare dal torpore dei reality e dai criminologi ai talk show. Proprio queste trasmissioni ora non sanno come dividersi... il Rocky Horror Picture Show di Avetrana sta per essere soppiantato dalla scomparsa di Yara a Bergamo. Chissà se arriveremo mai a sentire la famiglia di Sarah Scazzi dire "ci stanno rubando la scena".
Panico tra i programmi del pomeriggio della Rai, che non hanno più inviati.



A parte questo tutto a posto, insomma. Aspettiamo con fiducia la sfiducia e preghiamo che non ci vogliano altri 20 anni per sistemare quello che è stato distrutto in questi ultimi.

Rock(S)politik with...

USA LA BICI

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