sabato 22 novembre 2008
L'uomo nero NON E' Obama.
Volete lavorare alla Casa Bianca? Volete far parte degli 8000 fortunati che comporranno lo staff del Presidente?? Basta rispondere a un "piccolo" questionario, col quale Obama si informerà su quanto siete "puliti" e ligi al dovere.
Marco Travaglio, nel video sopra, ne ha parlato ad annozero, come sempre provocandomi l'esplosione di tutte le vene, e il restringimento definitivo dell'intestino, che intanto è diventato campione nazionale di nodi. Belli stretti, pero'.
Sembra strano, ma a conti fatti è così. Guardacaso, adesso Berlusconi sembra non curarsi più degli Stati Uniti, e la cosa più bella è che a Obama non gliene frega niente. Tutti ormai sappiamo le vicende legate alla infelisce uscita del nostro "premier" sul neo-eletto Presidente USA. Su internet ho trovato un simpatico video che riassume tutta la vicenda, e anche di più.
Credo che il vero UOMO NERO cel'abbiamo noi. Nero come questo periodo, nero come questo prossimo natale, nero come i nostri conti, il nostro lavoro (quando c'è) e il nostro umore, e nero come l'aria che, almeno qui in Italia, dovremo respirare ancora per molto. Eh si, perchè mentre Barack Obama annuncia che verranno spesi 15 miliardi di dollari l'anno per le energie alternative, Silvio "Cucù" Berlusconi ha deciso di seguire il suo amichetto Nicolàs nella intelligentissima idea di finanziare l'industria automobilistica del proprio stato. Proprio come insegnava l'ormai pensionato maestro George, che destinò 25MILIARDI DI DOLLARI al mercato dell'auto statunitense.
Fortuna che l'UE ha più buonsenso, e ha negato quindi tutti questi finanziamenti.
E l'uomo nero made in USA? Che fine ha fatto?? Nessuno gli stringe neanche più la mano nonostante egli sia ancora in carica fino al 20 gennaio!!. Ecco cosa è successo al G20. Secondo la stampa americana, il Presidente uscente Bush ha attualmente meno popolarità del suo predecessore Richard Nixon. Uno dei pochi nella storia che ha forse fatto peggio di lui durante il proprio mandato.
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2 Commenti!! Fatti sentire!:
Sul "buon senso" europeo ho qualche riserva, semplicemente c'è un conflitto di interessi: la Francia la Germania e l'Italia non finanziano le proprie industrie per non falsare il mercato. Quando la concorrenza funziona: le case europee e giapponesi dopo anni di crisi si stanno riprendendo grazie agli investimenti in tecnologia, con auto che consumano meno e lavoro duro per portare avanti la baracca. Non che la fiat la volkswagen e la toyota etc producano biciclette (sempre auto sono) ma rispetto alla GM e alla Ford che in Usa vendono alle mamme per portare i filgi a scuola ancora super suv lunghi 5 metri e mezzo che consumano 20 litri per 100 kilometri, beh siamo un pò più avanti. Affrontare i problemi sul serio porta sempre a ottimi risultati (e spero almeno nell'ibrido su ogni auto nuova di qui a 5 anni)
Insomma, il succo è che l'unione europea per non svantaggiare tutti non consente ai singoli governi di agevolare le proprie induastrie
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