Finchè non oscureranno anche questo programma, REPORT (rai3) rimane sicuramente tra i migliori format di inchieste mai realizzati in Italia. Nell'ultima puntata (domenica 15 marzo), l'argomento è stato lo schifo che ha sempre circondato e tutt'ora circonda la città di Catania. Si è parlato di tutto, compresi alcuni temi scottanti e a dir poco scandalosi, trattati anche in questo blog, e che hanno anche suscitato la curiosità di molti giornalisti.
Dall'inchiesta di Report è quindi emerso quello in molti sapevano già di "non sapere": La mafia sulla festa di S.Agata, il mercato dei voti di Scapagnini e Lombardo, il dissesto finanzario nonostante i miliardi piovuti da Berlusconi e finiti chissà dove, l'assoluto controllo dell'informazione da parte Mario Ciancio (propietario de "La Sicilia") che ha le mani in pasta dappertutto, l'abbandono dei quartieri popolari, il traffico e la mancanza o incuranza dei Vigili Urbani, e tantissimo altro.
Tutte cose che quando sentiamo e vediamo spiegate in maniera così palese, ci fanno "salire" i nervi a fior di pelle. Alla fine quasi non cel'ho fatta più a guardare il programma: l'intera puntata la trovate CLICCANDO QUI.
Lo sai e loro te lo raccontano come deve essere raccontato, ti raccontano come Catania è l'unica città dove l'edizione locale de "La Repubblica" non viene stampata (ma Ciancio lo sa che esiste internet?), di come i fondi per il piano sismico e viabilità (85omln) siano stati "spesi" per opere assurde e parcheggi abusivi (anche per questi Scapagnini è stato "condannato"), o ancora, di come la famiglia Mangion (clan mafioso insieme a Santapaola) abbia dettato tempi e modi della festa di S.Agata e l'assegnazione degli appalti per le finte fogne di via galermo, per i lavori nel municipio, la pavimentazione di alcune piazze e altro. Ed ecco svelato il mistero del perchè improvvisamente tanti lavori "pubblici" in città durante l'amministrazione Scapagnini.
A proposito di questo, segnalo a tutti la visione del documentario, "Città criminali, Catania". Uno spaccato sulla Catania delle Famiglie Santapaola, Ferlito e Mangion ai tempi del giornalista Giuseppe Fava. Da allora, come vedete, poco è cambiato. L'intero documentario lo trovate diviso in diverse parti, in questo post.
Guardavo Report e mi incazzavo, pensavo che davvero non c'è speranza per noi catanesi e che forse la colpa è anche nostra, pensavo se sia meglio restare qui e lottare o andarsene e lasciare che questo girone dell'inferno si autodistrugga da solo, pensavo e speravo che ci fossero tante persone a guardare.
Ma sapere dell'immondizia che ci circonda e incazzarsi per tutto ciò vuol dire anche REAGIRE, e speriamo che in questo, sia Internet che programmi come Report, diano una mano, anche se i primi a reagire dobbiamo proprio essere noi. Almeno alle urne.
CATANIA E' UNA FOGNA PERCHE' E' PIENA DI PEZZI DI MERDA, quasi tutti citati in questa che rimarrà sempre una delle più belle puntate di Report. Grazie a Milena Gabanelli e a tutto il suo staff!!
lunedì 16 marzo 2009
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7 Commenti!! Fatti sentire!:
lo diceva la buon anima del prof mio di greco e latino.. Catania è il buco del cul-o del mondo. lo diceva tanti tanti anni fa..
vorrei il video integrale dove lo posso avere? non a pezzi come su you tube. grazie anticipatamente.
non mi sembra il buco del culo del mondo, la puntata di ieri ha invece dimostrato quale peso abbia nel panorama di corruzione nazionale, un vero centro di interessi...
ma a Catania tutto finisce come è iniziato...semu tutti devoti tutti ? Marco
ma l'opposizione a Catania dov'è? non ho mai assistito ad alcuna azione concreta nelle intenzioni e nei risultati del centrosinistra che sa trincerarsi dietro l'alibi "io l'avevo già denunciato"(!) e che, soprattutto, non è capace di creare coscienza civile. A Catania tutti si lamentano e, poi, l'80% vota a destra!e poi chiedo: dopo Report (che vivaddio esiste) la magistratura catanese sta indagando, per esempio, sull'albero di natale costato un'enormità alla SIDRA? Oppure sulle spontanee dichiarazioni del sindaco che, candidamente, ammette di aver inventato una serie di opere pubbliche che non realizzerà per ottenere quanto gli serve per coprire il disavanzo mostruoso creato dai suoi compari di cordata prima di lui?
non diciamo niente di nuovo perchè la Gabanelli sa di essere molto brava, e se lo merita perchè lo è davvero.
però trascura gli effetti collaterali spiacevoli, perchè così facendo fa solo prendere atto ai catanesi che la patata c'è la dobbiamo sbucciare da soli.
Queste cose si sanno già, ma anzichè blindare la città ed aprire miriadi diprocedimaneti penale, non succede nulla.
Capisco che non sarà facile (da ottimista informato) però un consiglio alla Gabanelli penso glielo dobbiamo, per affermare con il malcostume quanto a detto, dovrà portare via dalla città il processo per la querela avuta dall'ultimo "vicerè" e fare in modo che sia pubblico, perchè troverà la maggior parte dei catanesi e dei magistrati, fuori dalle corporazioni e dalle logge massoniche, felice di testimoniare che ha ragione. Altrimenti dovrà soccombere perchè anche se è possibile entrare nella tana del lupo, bisogna sapere quanti è come sono i Lupi, è ne ha pizzicati davvero di grossi.
Milena tifiamo per te
Cogliendo spunto da quest'ultimo commento, dico che la Gabanelli, in questo caso DEVE esssere ESEMPIO per TUTTI.
NON SPAVENTARSI MAI, di fronte a nessuno, sopratutto quando si ha ragione. E non solo nelle grandi realtà come quella affrontata nella puntata, ma anche (e forse sopratutto) nella piccola quotidianità di ognuno di noi.
Basterebbe confinarli tutti al nord del paese. Occorrerebbe allontanarli dal tessuto cittadino ed isolano, trattare il 416 bis alla stessa stregua dell'art. 41 bis O.P.
Vi sembra troppo??? Ninente affatto!!!
Trovo che l'ipocrisia dei nostri politici si sia spinta ben oltre l'immaginabile. Credete che assicurando alla giustizia personaggi di spicco, non controllino più i loro interessi??
Credete davvero che non riescano a dare più ordini dalle carceri??
Pensate ancora che gli uomini e le donne che lavorano nelle carceri siano tutti corrotti??
Credetemi è dura, ma nonostante tutto si rischia tutti i giorni, a muso duro anche a costo del sacrificio estremo. Non occore essere Magistrati per essere condannati a morte.
I mafiosi dovrebbero scontare fuori dalla propria regione la pena loro inflitta, vorrei che questo sogno prima o poi si avverasse.
Onore a Milena Gabanelli ed a tutti coloro che fanno il proprio mestiere con coraggio ed onestà intellettuale.-
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