lunedì 26 aprile 2010

Decreto/tassa sull'equo compenso: lievitano i prezzi dell'hi-tech.



L'iPod, per dirne uno, passa da 229 a 247 euro, così. Tecnicamente, la tassa sull'equo compenso che rialza i prezzi di tutti i supporti di memorizzazione, è un "risarcimento preventivo" per le possibili violazioni del diritto d’autore dei propietari.
Con un decreto, firmato dal ministro dei Beni culturali o presunto tale, Sandro Rimabaciata Bondi, il 30 dicembre scorso è stato allargato il numero di dispositivi per cui è necessario pagare il compenso per la “copia privata”, finendo per includere ogni oggetto che possieda una memoria. Unico beneficiario, la SIAE, che secondo alcune stime potrebbe ricevere oltre 100 milioni di euro attraverso questa tassa.
Molte associazioni di consumatori hanno presentato un ricorso al Tar del Lazio, sostenendo l’illegittimità della misura; Altroconsumo ha anche avviato un ricorso all’Unione Europea contro quelli che giudica degli “aiuti di stato”; l’Assinform, associazione dei produttori informatici, ha protestato ufficialmente per bocca del suo presidente; l’Istituto per le politiche dell’Innovazione ha promosso invece una moratoria per chiedere al ministro Bondi di sospendere l’efficacia del provvedimento fino a che i giudici non si saranno pronunciati sulla sua legittimità (è possibile firmare la moratoria a questo link e su Facebook).



Ecco in che modo assurdo si rialzeranno i prezzi.
  • Lettori MP3: fino a + 9,66 euro in base alla memoria;
  • Chiavette USB: fino a 10Cent a gb;
  • HD integrati: 29 euro oltre i 250 gb;
  • HD esterni: 2Cent a gb per un hard disk esterno (un trecento gb aumenta così di 6 euro).

Una vera e propria istigazione a delinquere (se scaricare è reato), che di certo manderà ancor più in crisi il mercato italiano, sapendo che comprando su internet nel resto d'Europa, si risparmierebbe perfino includendo le spese di spedizione.
Insomma, questo "risarcimento preventivo" è come pagare una RC Auto sempre più cara anche senza aver mai fatto incidenti, ma perchè "si potrebbero fare"...
Ops, scusate, questo già succede.
Solo in Italia, ovviamente.

sabato 24 aprile 2010

I SUV uccidono ancora: famiglia distrutta sulla A4.



Dall'ultimo post su un incidente causato da questi inutili fuoristrada cittadini, è passato del tempo. Si saranno ridotte le tragedie provocate da queste macchine per omicidi su 4 ruote? Si sarà forse placata l'eccessiva arroganza che caratterizza il 95% dei possessori di un SUV?
No, semplicemente giornali e tv nazionali, forse per placare le lamentele e rinvigorire il mercato, che si fa pubblicità sugli stessi, hanno pensato bene di limitare gli articoli riguardanti incidenti, come quello avvenuto oggi alle 3 di notte sull'A4, che ovviamente non poteva passare inosservato...
Un SUV guidato da un 30enne Milanese in stato di ebbrezza di cui purtroppo non si sa il nome ha tamponato a folle velocità una Renault Clio sulla quale viaggiavano Alessio Peci, 34 anni, e sua moglie Silvia Marx di 32 anni: auto accartocciata, loro morti sul colpo. E' morto oggi (25 aprile) anche il loro bambino di 18 mesi, che già versava in gravissime condizioni.
Se contro di loro, alla stessa velocità, avesse sbattuto una qualsiasi altra autovettura che non fosse un suv, non sarebbe di certo finita così.
Questa è foto della Clio distrutta dal SUV.

Notate come la parte posteriore e il lunotto sia completamente rialzato. L'eccessiva massa e altezza di questi mega fuoristrada, come già spiegato da legambiente in un suo rapporto in proposito, e come detto in tanti articoli sul blog, oltre a impegare ingenti quantità di carburante per essere spostata, nonostante i sistemi elettronici ha grossissime difficoltà di frenata e controllo, e scagliata contro un'auto normale, genera impatti violentissimi.

Ricerche condotte dalla IIHS (Insurance Institute for Highway Safety), hanno dimostrato che nel caso di scontri laterali tra un SUV e un'auto normale le possibilità di avere un morto sono 5,6 volte superiori che non negli scontri tra due auto normali. Alto il pericolo anche nel caso di scontri frontali: l'altezza e la massa del SUV innescano l'effetto schiacciasassi, il SUV monta sul cofano dell'auto normale, schiacciandolo ed entrando con il muso nel parabrezza. Nel 56.3% degli incidenti mortali che coinvolgono un auto normale e un SUV, il morto era a bordo dell'auto normale, mentre solo nel 17,6% dei casi era a bordo del SUV, sono vivi, ma assassini, ricordiamolo sempre.
Il problema della scarsa sicurezza verso terzi è aggravato spesso dalla presenza delle cosiddette bull bars, i paraurti sporgenti e rafforzati che rendono ancora più disastrosi gli impatti. Già nel 2001 una direttiva del Consiglio Europeo (26/11/2001) imponeva di vietare questi paraurti, ma per il momento solo la Danimarca l'ha recepita. Un altro problema è quello della scarsa visibilità rispetto quello che succede in basso: passanti e soprattutto bambini rischiano di rimanere fuori dal campo visivo del guidatore di SUV.

L'incidente di stanotte non ha coinvolto solo la Clio, ma anche altre 4 vetture: bilancio, 13 feriti, 2 morti, un bambino in fin di vita, un PLURIOMICIDA vivo ma con davanti una vita che non ha più senso. Già il 90% di quelli che acquistano un SUV non danno molto senso nè alla loro vita, nè a quella degli altri, figurarsi l'ennesimo che certo della (finta) sicurezza del suo mezzo, pensa di poter fare quello che vuole...
E mentre i comuni continuano a voltarsi dall'altra parte, non si vedono più auto normali: o SUV, o microcar. Due estremi dell'industria automobilistica, entrambi ESTREMAMENTE pericolosi, entrambi compratissimi, entrambi usati malissimo, entrambi da eliminare.

mercoledì 21 aprile 2010

Buon Compleanno al Killer Roma.

Non c'entra il calcio, non c'entra la criminalità.
Anzi forse l'ultima sì. Mentre Roma compie 2.673 anni, c'è chi a causa del traffico capitolino (la più alta concentrazione di auto/abitante in Europa) muore.
Di traffico si muore, è il nome di un blog creato da alcune persone stufe (come lo dovremmo essere tutti) dello strapotere delle auto nei centri urbani, che spesso diventano delle armi di distruzione di massa su 4 ruote, soprattutto nelle mani degli autosauri più intolleranti, che non riconoscono altro mezzo di locomozione se non la loro macchina, quelli che stanno in silenzio nel traffico ma si spazientiscono quando a farli rallentare un pò è una bici, o un pedone che attraversa la strada anche sulle strisce. Parola che spesso i sudditi dell'automobile associano ad altre pratiche.
Proprio il mio ultimo post parlava di un gruppo aperto su facebook (poi chiuso) che istigava all'uccisione dei ciclisti. I commenti, che ho riportato nell'articolo, parlano da soli.

Questa campagna di avvertimento per i turisti che si accingono a visitare la Capitale, mi trova molto d'accordo. Uno dei modi per far capire che noi non stiamo più bene in Italia, è bloccare i turisti, fermarli, spaventarli ancora prima che si spaventino sul campo, nelle nostre schifose città, tornando impauriti come mai nei loro paesi natali, dopo una vacanza all'inferno.
Un inferno di killer in auto e non, dove tutti guardano impassibili come se questo caos fosse normale.

A Roma si contano vittime almeno ogni mese: chi viene ucciso mentre è a piedi, chi mentre è in bicicletta. Se tv e giornali continueranno a dare queste notizie, senza però far vedere l'altra faccia della medaglia, nelle ignoranti menti del popolino verrà disincentivato l'uso della bici e per contro, incoraggiato quello della "più sicura" automobile.
L'altra faccia della medaglia è che comunque spostarsi in bicicletta nelle città, vince su qualsiasi mezzo di trasporto, e che le vittime su due ruote e pedali sono molte meno di quelle nelle auto. Si ammazzassero da soli, gli automobilisti!! Non gli basta, vogliono tutto lo spazio possibile per sfrecciare a 1,430 € al litro, mentre in Via dei fori imperiali (pieno centro romano) si sfiorano i 110 km/h.

venerdì 16 aprile 2010

Gruppi su Facebook contro i ciclisti e Ciemmona 2010.



Al pari di quelli che aprirono tempo fa le pagine pro-violenza sessuale di gruppo e contro i down, il gruppo "Uccidiamo i ciclisti a sprangate o causiamo loro un incidente" è uno dei tanti nuovi mostri che l'altrettanto grande mostro di facebook ha partorito.
Questa "discussione", facente parte della pagina dal nome che è già indizio dell'ignoranza di chi l'ha creato "Chi va piano, è meglio che si leva dalle palle" (si dice "si leVI", tra l'altro) raccoglie tante opinioni su ciò che circola sulle nostre strade. E questo topic sull'uccisione dei ciclisti è quello che ha riscosso più successo!
Aggiornamento: LA DISCUSSIONE IN OGGETTO E' STATA CHIUSA. Fortunatamente avevo riportato qui alcuni commenti, avevo linkato anche nome e cognome, ma la discussione è stata chiusa perciò lascio solo l'iniziale.

Il commento d'apertura, di Elisa P. dice:

non vi è mai capitato di guidare tranquillamente per strada e dover rallentare andando ai 10 all'ora per colpa di quei ciclisti ke stanno in mezzo alla strada credendosi superman e andando a destra e a sinistra xk non gli passa un cavolo? io li ucciderei a sprangate, soprattutto xk ci sono le piste ciclabili di fianco ma loro NO! devono stare in mezzo alla strada...e poi si lamentano se li tirano sotto... -.-'''...fanno benissimo!!! beh aspetto opinioni a riguardo :D saluti!
Ed ecco alcune delle scandalose risposte:

Sara T.:

il meglio di tutti è mio padre....avete notato che i ciclisti hanno i piedi legati ai pedali della bici??? ebbene quando è al lavoro e si ritrova questi deficienti davanti lui con non chalance,li sorpassa e gli stringe la strada fino a farli finire in qualche forma....ah dimenticavo un dettaglio: mio padre è CAMIONISTA!!!! immaginatevi quindi la scena....

Samuele L.:

Sai quanti calci nel culo ho dato ai ciclisti mentre ero in moto...hai voja....due o 3 li ho anche mandati sul marciapiede

Lorenzo C.:

eh adotto 2 metodi in genere

1 passargli accanto quasi a sfiorarlo ad una buona velocità
2 ti accosti a loro e ti sposti sempre + verso il bordo della strada cn la speranza di un paletto o magari un bel fossato
CICLISTI A CASA compratevi una cyclette e nn rompete i coglioni
BENZA FOR LIFE CIAOOOOOOOOO

Matteo B.: (il delirio, n.d.r.)

Finalmente una discussione seria! Non solo i maledetti ciclisti rallentano il traffico tra un semaforo e l'altro ma sfottono continuamente zizzagando tra le macchine in fila! Personalmente li vieterei,parchi e piste dedicate non vi bastano? Arrangiatevi! Avete voluto la bicicletta e allora pedalate ma in Olanda o in Danimarca ! Mi sveno con assicurazione, bollo, multe, caro carburante, debiti per comprare il mio gioiellino, posteggi a pagamento senza contare l' abominevole Ecopass.

Ma stiamo scherzando?
E' assurdo vedere come in giro ci sia ancora tanta ignoranza in merito allo spostarsi INTELLIGENTE in città.
Soprattutto Matteo... ma ti incazzi se ti sveni col caro carburante e l'ecopass, ma vai in bici IDIOTA!



Colgo l'occasione per ricordare a tutti che l'ultimo weekend di Maggio, come ogni anno, a Roma si riuniranno tutti i ciclisti urbani del mondo per la CRITICAL MASS INTERPLANETARIA, detta anche CIEMMONA!
Quest'anno si partirà, il venerdì, da Via dei Fori imperiali, dove una ragazza straniera, Eva, qualche mese fa è stata uccisa da un taxi che non si è neanche fermato.
La Ciemmona è la manifestazione pro-bici per eccellenza, che per tre giorni all'anno concentra tutti gli sforzi che ogni Critical Mass d'Italia e non solo fa per portare in giro l'unico messaggio oggi possibile contro l'affumicata vita nelle nostre città: + BICI - AUTO!



Post correlati: 500 ore nel traffico italiano; Fabio Volo e Chris Carlsson; Caro petrolio...;

venerdì 9 aprile 2010

Qualcosa mi sfugge...



Non è che ci siano stati particolari eventi, incombenze o impegni. Semplicemente ho attraversato una fase che chiamare "blocco dello scrittore" mi pare riduttivo. Per un pò di tempo mi sono allontanato dai lettori, così, senza preavviso, e mi dispiace.
In questo mese sabbatico, l'inconscio pensiero di avere un blog (S)politikamente (S)corretto e di essere l'ennesima goccia nel mare, mi stava soggiogando.
"Ma io non la penso così!" "Io sono il primo a sostenere sempre che il mare è fatto di gocce!"... Sia chiaro, il mare è sempre e comunque quell'acquitrino di deiezioni (che fa rima con eLezioni) nel quale sprofondiamo di giorno in giorno, ma tra i tanti stronzi, Ministronzi e Ministronze, che stanno là a galleggiare, le gocce di acqua affondano, e magari un giorno da sotto riusciranno a far traboccare lo sporco di questa pozzanghera.
Ma le gocce devono essere tante, unite e belle grandi. A ridarmi fiducia in questo ci ha pensato una ricercatrice, silurata come tutto il settore ricerca, che ha esattamente espresso il mio pensiero. Peccato che l'abbiano vista solo poche centinaia di migliaia di persone, lei come tutti gli altri interventi del vero evento (anche se pressochè inutile) dell'anno. Raiperunanotte.



E' appena passato un anno dal Terremoto in Abruzzo, ricordate bene, proprio quel tragico evento trasformato in campagna elettorale, il tutto è coinciso con l'anniversario della morte del Papa (Ratzinger è ancora vivo, io parlavo del Papa, infatti), e più o meno con le elezioni, che sono state come un pareggio tra milan e roma. Non serve a nessuno e intanto il primo in classifica vola. A proposito di sport, è ricominciata la Formula Uno, anzi, Formula Asia in cui 8 GP su 19 si svolgono in quei paesi dove fino a poco tempo fa si girava in bici o sui cammelli. Poi è arrivata l'arteriosclerosi, quella di Ecclestone e di Tilke, e magicamente sono scomparsi i "poveri", veri e spettacolari circuiti europei che hanno fatto la storia di una disciplina di prestigio che ora è l'apoteosi del ridicolo come la politica dalla quale è governata.



E mentre il TG1 continua a imbottire gli elettori di interessanti notizie, ma dimentica il fatto che Berlusconi è stato denunciato dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo, succedeva il finimondo: il crucco vestito da Papa diceva no all'aborto ma sì alla pedofilia, Emma di Amici faceva più ascolti di Raiperunanotte, il Presidente Napolitano si è accorto di essere maggiorenne e di poter finalmente firmarsi le giustificazioni da solo, e preso dalla foga del firmare...
Quelli portano carte e lui firma.
Siamo noi che scegliamo, siamo noi che votiamo la maggioranza! No basta, io me ne chiamo fuori, IO ho voglia di questa Monicelliana Rivoluzione, è ora di marciare su Roma, altro che concerto del primo maggio.
Potevo starmi zitto un altro mese, tanto non è cambiato un cazzo.

E LA COLPA NON E' MIA.

Rock(S)politik with...

USA LA BICI

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